Zamagni: serve un’alleanza dei cattolici Ecco il manifesto
«Non basta riformare occorre trasformare». Eccolo il manifesto del nuovo soggetto politico di ispirazione cristiana e popolare. Non è ancora un partito. Ma un progetto «neo-umanista per una presenza pubblica ispirata cristianamente» che ha già raccolto centinaia di adesioni. È incentrato sul «riconoscimento della persona nella sua dignità dal concepimento alla conclusione naturale della vita, alla famiglia primo insostituibile nucleo umano e sociale». E su una politica che deve «svolgere un ruolo fondamentale per rigenerare la vita pubblica». Un testo che propugna la pace, un «pensiero forte», «un’economia civile di mercato», la «transizione ecologica». Ma anche il contrasto alla corruzione «come la presenza di gruppi di pressione occulti in grado di condizionare la vita dei partiti, e persino l’amministrazione giudiziaria». Via via fino all’impegno per una politica estera pro Europa coesa e solidale. A dare una solida base ideale alla proposta politica Stefano Zamagni, 77 anni, docente di Economia politica, che spiega: «Non è una Nuova Dc. Intanto non c’è un partito. Un anno e mezzo fa è nata un’associazione, Politica insieme, con persone, in prevalenza di matrice cattolica, ma non solo, che hanno offerto un contributo per sbloccare lo stallo. Sono nate riflessioni e proposte. Se piaceranno partirà un crowdfunding (perché non abbiamo finanziatori occulti o rubli della Russia)». E la Dc? «È stata fondamentale nel miracolo italiano, ma è degenerata dopo Moro. Noi siamo altro», risponde Zamagni che è membro della Pontificia accademia delle scienze, e smentisce l’imprimatur sul progetto di papa Francesco: «Non ne abbiamo mai parlato». Il professore promette un «partito di teste pensanti capace di utilizzare il potenziale di intelletto tenuto in disparte negli ultimi 25 anni». Lo dicono tutti. Lo sarà davvero? Zamagni invita alla prova del budino: «Per capire se piace basta assaggiarlo».