Un mese a Firenze: restauro digitale per la firma di Leonardo
Un mese di restyling. L’unica firma a oggi conosciuta di Leonardo da Vinci (a destra nel tondo), in calce al contratto per la realizzazione del dipinto La Vergine delle Rocce, ha lasciato il 31 ottobre l’archivio di Stato di Milano scortata dai carabinieri per raggiungere l’opificio delle Pietre Dure di Firenze. Qui il documento sarà sottoposto a indagini diagnostiche e a un restauro digitale che renderà leggibile l’intero testo. Steso dal notaio milanese Antonio De Capitani, il contratto per il dipinto, datato 25 aprile 1483, è stipulato tra la Scuola della Concezione, nella chiesa di San
Francesco Grande a Milano, in porta Vercellina, dell’ordine dei frati Minori, e gli artisti Leonardo da Vinci (1452-1519), e i fratelli De Predis. Nel contratto si stabilisce che l’opera debba essere ultimata l’8 dicembre 1484 per 800 lire; i De Predis e Leonardo devono provvedere alle materie prime e all’oro. Leonardo sottoscrive: «Io Lionardo da Vinci in testimonio ut supra subscripsi». L’atto tornerà a Milano a fine novembre per essere esposto nella mostra Nero su bianco. Carte d’archivio raccontano Leonardo, organizzata dall’archivio di Stato e visitabile nei primi mesi del 2020.