Corriere della Sera

Ex modella lo accusa: nuovi guai per Polanski

L’ex modella Valentine Monnier: «Nel 1975 mi ha violentata in uno chalet quando avevo 18 anni»

- di Stefano Montefiori

PARIGI «Nel 1975 sono stata violentata da Roman Polanski». A rompere un silenzio durato 44 anni è stata, ieri sera, con una clamorosa lettera al Parisien, la fotografa, ex modella ed attrice Valentine Monnier, prima francese ad accusare il grande regista.

Monnier precisa di averne parlato nei mesi scorsi con la première dame Brigitte Macron, con i ministri Franck Riester (Cultura) e Marlène Schiappa (Parità uomo-donna), che le hanno offerto il loro sostegno ricordando però che i fatti sono ormai prescritti.

La donna ha deciso di venire allo scoperto comunque, alla vigilia dell’uscita in Francia dell’ultimo film di Polanski, J’accuse, perché non sopporta che il regista abbia potuto paragonars­i all’eroe del film, il capitano ebreo Alfred Dreyfus, vittima di un ingiusto accaniment­o giudiziari­o. «È tollerabil­e, con il pretesto di un film, sentir dire J’accuse a colui che ti ha marchiato per sempre mentre a te, vittima, è vietato accusarlo?», scrive Valentine Monnier. Il suo racconto, terribile, è confermato da alcuni testimoni raggiunti dal Parisien, mentre Polanski tramite l'avvocato ha già risposto: «Contesto fermamente qualsiasi accusa di violenza sessuale».

«Non avevo alcun legame con lui, né personale né profession­ale e lo conoscevo appena — scrive Valentine Monnier —. Fu di una violenza estrema, dopo una discesa con gli sci, nel suo chalet a Gstaad, in Svizzera. Mi aggredì, mi riempì di botte, poi mi violentò facendomi subire di tutto. Avevo appena compiuto 18 anni».

All’epoca la ragazza era stata invitata da un’amica a sciare in Svizzera con la sua famiglia e Polanski. Un giorno, sulla seggiovia, il regista le propose di «andare a letto insieme». Lei rifiutò. La sera Polanski la invitò comunque a passare dal suo chalet, «la vita non mi aveva ancora insegnato a diffidare», dice adesso Monnier. Dopo la violenza Polanski in lacrime si sarebbe scusato, facendo promettere

A Parigi Roman Polanski, 86 anni, a Parigi durante la presentazi­one del suo ultimo film «J’accuse» alla ragazza di non dire nulla. Lei si rifugiò da un vicino del regista, che conferma: «Valentine Monnier arrivò da me sconvolta, e mi pare di ricordare che avesse un livido sulla guancia. Mi disse di essere stata violentata da Polanski».

Un altro amico contattato dal Parisien aggiunge che «quella sera Valentine era molto turbata. Roman aveva problemi psicologic­i con le donne. Molte gli ronzavano attorno nella speranza di strappare un ruolo. Valentine era molto bella ma non era tra loro». Oltre a Samantha Geimer (13enne all’epoca dei fatti) e prima di Valentine Monnier, altre tre donne accusano Polanski di averle violentate da giovanissi­me: Charlotte Lewis e «Robin» a 16 anni, Renate Langer a 15.

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