«Governo al capolinea». Berlusconi serra i ranghi di FI
Summit ad Arcore con i big del partito. Monito del leader ai dissidenti: si è visto che fine fa chi esce...
«Dobbiamo farci trovare pronti, perché il governo è al capolinea e dalle urne uscirà un cambiamento storico, profondo e totale. Tornerà al governo il centrodestra, e noi di Forza Italia avremo un ruolo decisivo».
Ne è sempre più convinto Silvio Berlusconi, che ieri ha riunito lo stato maggiore del partito ad Arcore — Gelmini, Bernini, Ronzulli, Giacomoni
— per una riunione «operativa» ancora più che politica. Perché il leader di FI crede che il Pd «non ce la farà a reggere a lungo alle spinte di Renzi da una parte e alle follie del M5S dall’altra», e tanto più se il voto del 26 gennaio in Emiliaromagna dovesse consegnare una vittoria storica al centrodestra «le elezioni sarebbero inevitabili». Per questo, bisogna farsi trovare pronti. E iniziare quella che i suoi definiscono «una campagna martellante contro questa manovra, fatta di tasse e manette», condita da critiche attacchi come quello affidate a Milano Finanza: «Sull’ilva c’è l’irresponsabilità di un esecutivo inadeguato».
La settimana prossima Berlusconi sarà a Roma per mettere a punto iniziative pubbliche che lo vedano protagonista — interviste, eventi, uscite —, con due obiettivi: tenere il partito unito ed evitare che le tensioni sfocino in polemiche pubbliche e continue, e preparare la campagna elettorale «per l’emilia, dove presentarci al meglio e io andrò spesso, e assieme per le Politiche».
Sul partito, lo descrivono irritato per le voci che darebbero imminenti la nascita di gruppi autonomi guidati dalla
Carfagna, in accordo con Toti: «Facciano quello che vogliono — si è sfogato ieri —. Si è visto come finisce chi lascia FI». Al momento però, hanno ragionato al vertice, non sembra che defezioni o strappi siano imminenti, anche se Gianfranco Rotondi annuncia di essere già al lavoro per un nuovo soggetto politico.
Se vinciamo in Emiliaromagna elezioni inevitabili Torneremo a guidare il Paese