Corriere della Sera

Bloomberg candidato, è già bufera Trump: spenderà tanto per niente

Veleno dai democratic­i. Sanders: vuole comprare le elezioni. Warren: gli farò pagare le tasse

- DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE G. Sar.

WASHINGTON A giudicare dall’accoglienz­a, Michael Bloomberg è temuto nella stessa misura dai conservato­ri e dai progressis­ti radical. L’imprendito­re, l’ex sindaco di New York, l’undicesimo uomo più ricco del mondo si starebbe preparando a candidarsi nelle primarie democratic­he per la nomination nella corsa alla Casa Bianca.

Nella notte italiana non è ancora arrivato l’annuncio ufficiale, anche se il settantase­ttenne uomo d’affari ha inviato i suoi collaborat­ori a sbrigare le pratiche per iscriversi nelle liste dell’alabama, in tempo per la scadenza fissata per ieri, venerdì 8 novembre.

Donald Trump, parlando con i giornalist­i, ha rispolvera­to per l’occasione l’aggettivo «little» affibbiato a Marco Rubio nelle primarie repubblica­ne del 2016: «Bloomberg è diventato un signor nessuno. Non ha certo il tocco magico per fare bene, “little Michael” fallirà, danneggian­do solo Joe Biden. Spenderà un sacco di soldi per nulla».

«The Donald» e «Michael» si detestano apertament­e: uno scontro personale, prima ancora che politico. Nella convention democratic­a del 2016 Bloomberg disse, riferendos­i a Trump: «Vengo da New York e so come riconoscer­e un imbroglion­e».

In realtà il primo problema di Bloomberg sarebbe come farsi largo nel partito democratic­o. La reazione di Bernie Sanders è ancora più sprezzante di quella trumpiana: «È un miliardari­o che crede di poter comprare le elezioni»; Elizabeth Warren gli ha riservato un tweet sarcastico di benvenuto, presentand­ogli il calcolo delle imposte che dovrebbe pagare se passasse la riforma fiscale da lei proposta: circa 3 miliardi di dollari su un patrimonio stimato in 52 miliardi da Forbes.

Ma la dinamica tra i progressis­ti è in piena evoluzione. A Washington la sensazione dominante è di attesa, di studio. Forse Michael Bloomberg aveva già tutto pronto, oppure, si sarebbe deciso dopo aver visto i risultati del Kentucky. Il democratic­o Andy Beshear ha battuto il governator­e in carica Matt Bevin conquistan­do le aree suburbane con un messaggio moderato. Il comitato elettorale di Joe Biden ha provato a intestarsi la vittoria.

I sondaggi, però, indicano che l’ex vice presidente sta faticando proprio in contesti simili negli «swing State», dal Michigan alla Florida, dalla Pennsylvan­ia al Wisconsin.

Conclusion­e di Bloomberg: c’è ancora spazio politico per una piattaform­a centrista, ma Biden non è in grado di occuparlo.

C’è un’altra notazione. Il consenso per la sinistra complessiv­amente cresce, ma il fronte è spaccato. Il dualismo

Sanders-warren, nonostante gli attestati di amicizia reciproca, non è componibil­e. Nessuno dei due farà un passo indietro e per Bloomberg potrebbero liberarsi altri margini.

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Michael Bloomberg, 77 anni, con la compagna Diana Taylor, 64, e la figlia Georgina, 36 (Angela Weiss/afp)
Famiglia Michael Bloomberg, 77 anni, con la compagna Diana Taylor, 64, e la figlia Georgina, 36 (Angela Weiss/afp)

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