La star e il profumo che non ha genere
Dua Lipa è testimonial della fragranza Libre di Yves Saint Laurent: «Essere liberi significa vivere secondo le proprie regole»
«Yves Saint Laurent è lo stilista che ha inventato il tuxedo da donna: questo rappresenta più di tutto il resto la sua visione di libertà, che coincide perfettamente con la mia».
Dua Lipa, 24 anni, vincitrice di due premi Grammy e 3 Brit Awards, è la nuova testimonial della fragranza Libre: la cantante che ha stupito agli Mtv Awards con una performance trasgressiva presentando il nuovo «Don’t Start Now» non ha dubbi. «Essere liberi per una donna di oggi vuole dire una cosa sola: vivere la vita secondo le proprie regole». La nuova regina della musica pop internazionale è il frutto perfetto dei tempi: star della musica e dei social, con 35 milioni di follower su Instagram, inserita da Time Magazine nell’elenco dei Next Generation Leader, e protagonista del mondo della moda.
«Mi piace vestirmi, cerco di adattare alla mia personalità quello che vedo nelle sfilate», spiega la cantante che solo agli Mtv ha esibito tre look diversi e che ora è legata anche da un filo sentimentale al fashion system: il suo fidanzato è il modello Anwar Hadid, fratello delle più celebri Gigi e Bella. Ma di questo Dua Lipa non ama parlare. Durante il lancio londinese di Libre rilascia poche interviste e ai fortunati invitati alla serata offre un breve concerto privato. Tra il pubblico ci sono i genitori: il padre Dukagjin Lipa, musicista anche lui, è così alto e affascinante da essere scambiato per un potenziale fidanzato. «Il segreto del mio successo? Lavorare molto e duramente. E poi essere gentili, ricordarsi da dove si è partiti e ringraziare per dove si è arrivati», dice Dua Lipa, scelta come ambasciatrice di una fragranza che gioca sul doppio binario maschile e femminile.
Ideata dal naso Anne Flipo insieme al profumiere marocchino Carlos Benaim, che si sono ispirati allo stile boysh molto in voga nel mondo della moda, è un contrasto tra fiori d’arancio del Marocco, vaniglia del Madagascar, lavanda francese e la classica nota di ambra grigia. Un mix genderless che richiama lo spirito libero rappresentato nel 1977 da Opium, il profumo iconico della maison, che univa fumé di resina e spezie, definite da Saint Laurent i fiori del fuoco. Lo stesso flacone è un incontro di due mondi: quello dorato del monogramma e quello più geometrico della bottiglia dal tappo squadrato. «Amo molto le fragranze maschili e questo profumo è svincolato dal genere».
Un concetto di libertà che riguarda ogni aspetto della sua vita, dalla professione al tempo libero, alla cura di sé stessa. «Il posto dove mi sento più a mio agio in assoluto è il palcoscenico», racconta la cantante britannica di origini kosovare ( il suo nome, Dua, in albanese significa amore). «La prima volta che mi sono trovata davanti una platea ero terrorizzata, ma ho imparato a gestire al meglio le mie emozioni». Oggi che ha venduto 40 milioni di singoli e 3,4 milioni di album in tutto il mondo la paura ha lasciato spazio a un senso di appartenenza. «Cerco ogni giorno di dedicare ogni giorno la giusta cura a me stessa, a partire dalla voce: quando sono in tour non bevo e non fumo, la mattina la prima cosa che faccio è allenarla un po’. Prima dello stretching ai muscoli, lo faccio alla mia voce». Dalla famiglia di origine ha preso bellezza e buonsenso: «Mia nonna mi ha insegnato a non dimenticare l’importanza dei gesti più elementari, come quello di non andare mai a letto truccata. Sembra banale ma non lo è».
Semplicità e carattere, che esplodono nella campagna della fragranza realizzata dal film-maker Nabil Elderkin, in cui Dua Lipa, la popstar più ascoltata negli ultimi due anni su Spotify, attraversa un cerchio di lettere di fuoco. Nulla è a caso. I suoi passi tra le fiamme ricordano le parole di Yves Saint Laurent: «Un giorno il mio nome sarà scritto in lettere di fuoco sugli Champs-elysées».
I segreti del successo «Lavorare molto ed essere persone gentili. Beauty routine? Mi strucco ogni sera»