Un italiano su tre non sa cosa siano conti correnti e obbligazioni
Il tempo passa ma non cambia granché. Le famiglie italiane continuano a possedere una cultura finanziaria «molto contenuta». Un italiano su cinque, per esempio, non si orienta in alcun modo quando si parla di inflazione, rischio-rendimento, diversificazione, mutui. Ma c’è un dato che colpisce più di tutto nel Rapporto Consob 2019 sulle attitudini e gli investimenti degli italiani: l’evidenza che il 30% degli intervistati dichiara tuttora di non conoscere prodotti come conto corrente o strumenti come azioni, obbligazioni, fondi comuni e bitcoin. Un italiano su tre appare, dunque, digiuno delle nozioni di base, mentre solo il 2% dimostra di conoscerle tutte. In termini di percezione del rischio il 50% del campione indica le azioni come il prodotto a più elevato azzardo. Il mattone resta la forma di investimento preferita rispetto a un impiego di natura finanziaria. Gli intervistati si connotano, tra l’altro, per un basso livello di capacità matematiche di base: il 54% non è in grado di eseguire un semplice calcolo percentuale. L’analisi mostra anche un forte divario di genere. Nelle famiglie a stabilire come investire sono nel 75% dei casi gli uomini, il 25% restante sono donne prevalentemente single. «Dobbiamo insistere per alfabetizzare una platea quanto più ampia possibile, a partire dagli studenti fino agli adulti con modalità e canali diversi», spiega il commissario Consob, Carmine Di Noia.