Ubi accelera sugli Npl Massiah: coniughiamo solidità e redditività
Ubi Banca chiude i primi nove mesi del 2019 con un utile contabile di 191,1 milioni di euro, in calo rispetto ai 210,5 milioni dell’anno precedente. Ma in contemporanea realizza una forte azione di contenimento dei crediti deteriorati che entro la fine del 2019 registreranno un calo annuale di circa 3 miliardi di euro, per metà realizzato attraverso cessioni di npl e per l’altrà metà attraverso la gestione realizzata internamente. Grazie a questo risultato il rapporto di patrimonializzazione Cet1 di Ubi Banca sale dall’11,34% di inizio anno al 12,09% attuale.
Quanto ai risultati di periodo l’utile al netto delle poste non ricorrenti è pari a 243,3 milioni, contro i 260,6 milioni dei primi nove mesi del 2018. per cento il coefficiente Cet1 di patrimonializzazione raggiunto da Ubi Banca
Il risultato 2019, sottolinea l’istituto di credito nella nota di presentazione dei risultati, risulta pressoché allineato a quello del 2018 nonostante le maggiori rettifiche (circa 75 milioni netti). Sempre nei nove mesi, il risultato della gestione operativa è cresciuto del 9,6% a 900,2 milioni, per effetto sia del buon andamento dei proventi operativi (+1,4% a 2,689 miliardi) che della continua riduzione dei costi (-2,3% a 1,789 miliardi). E ad aumentare sono state anche le commissioni, con un +2,3% a 1,215 miliardi. Positivo (nonostante il segno meno) l’andamento del margine di intermediazione che cala del 2,7% da inizio anno contro una media di sistema che registra una diminuzione pari a circa il doppio.
Siamo «ottimisti per quanto riguarda il futuro della banca che riesce a coniugare solidità a capacità di redditività economica», ha sottolineato il consigliere delegato di Ubi Banca, Victor Massiah.
«In ambito commissionale — ha rilevato Massiah — noi abbiamo avuto una performance che, pur scontando la stagionalità del terzo trimestre, che è estivo, vede una crescita importante, anno su anno delle commissioni. La banca è riuscita a difendere i propri proventi operativi in un contesto di tassi di interesse negativi che ovviamente gioca contro».
Ubi sottolinea inoltre che questi risultati sono stati ottenuti senza la cessione di cespiti importanti, a cominciare dalla piattaforma per la gestione degli np. Il titolo ieri in chiusura ha registrato un calo del 4,84%.