SANITÀ: LE PAGELLE IL RUOLO DEGLI ANZIANI
Sei italiani su dieci si affidano al medico di famiglia. L’evoluzione digitale del sistema sanitario
Tanta gente tra gli stand e ai convegni. Domande, molte, ai medici. Poi i test, con i risultati consegnati dopo pochi istanti: quello sull’hiv fatto dagli operatori di «Milano Checkpoint». Oppure quello impedenziometrico sulla massa grassa (assai richiesto dagli sportivi e da chi sta per fare una dieta). E anche il quiz (da svolgere, volendo, pure online) con i quesiti per rilevare l’«apnea del sonno». È il bilancio della prima giornata a «il Tempo della Salute», il meeting organizzato a Milano al Museo della Scienza e della tecnologia (entrata da via Olona). Circa tre mila persone, alla convention: studenti, pensionati, gente alla ricerca di novità su prevenzione e cure.
L’incontro inaugurale è staanziane
to quello sull’«aria che si respira a Milano». Fiducioso, il governatore lombardo Attilio Fontana: «Seppure la Pianura Padana è la parte d’europa su cui è più difficile intervenire», la Regione dal «2000 sta progressivamente riducendo lo smog». Per questo la Lombardia uscirà «vincente nella sfida all’inquinamento». E ancora: è stata la vicesindaca di Milano Anna Scavuzzo a scandire ciò che l’amministrazione Sala sta facendo per azzerare le emissioni. L’elenco comprende la sostituzione delle vecchie caldaie, la promozione del trasporto pubblico «con biocarburanti e propulsori elettrici» e soprattutto una circolazione che «punta a ridurre al massimo l’uso dell’auto». Dopo l’intervento del presidente e ad di Rcs Urbano Cairo, che ha parlato di «salute, bene preziosissimo», nei 14 appuntamenti in calendario si è discusso di cure per lo scompenso cardiaco, di terapia del dolore, di lotta al colesterolo. Applausi commossi dopo il monologo che Lella Costa ha dedicato alla donna — il nome immaginario è quello di Emma, ma la storia è vera — che scopre di avere una neoplasia al pancreas. Il tumore «ha la forma di un pugno. Io lo chiamo l’estraneo. Cosa vuoi? Stai lontano da me, lasciami questa primavera...».
Il ruolo degli anziani
Oggi altra giornata di appuntamenti «senza sosta». Il primo, alle 12.30, vedrà la partecipazione di Gianvito Martino, neuroscienziato, direttore
scientifico dell’irccs Ospedale San Raffaele di Milano e professore ordinario, e del filosofo Massimo Cacciari, all’incontro «È ancora permesso invecchiare? L’efficienza pretesa e la saggezza ignorata». Un titolo reso particolarmente d’attualità dalla recente dichiarazione di Beppe Grillo, che ha ventilato l’ipotesi di togliere il voto agli anziani creando un acceso dibattito. Ma anche una provocazione che in realtà ha fatto emergere un tema che è obiettivamente sentito e attuale, cioè quello del ruolo degli anziani nella società. Un ruolo che assume connotati paradossali: da un lato si «accusano» le persone di essere interessate solo alla propria, presumibilmente breve, prospettiva di vita e quindi di non poter interpretare attraverso il consenso elettorale le priorità sociali della collettività; dall’altro si invoca per loro un’igiene di vita che permetta di rimanere efficienti e attivi. L’incontro sarà l’occasione per parlare dell’invecchiamento dal punto di vista neurologico ma anche filosofico. Perché se abbiamo bisogno di anziani efficienti e in salute, abbiamo
bisogno anche di «grandi vecchi» o almeno di «vecchi saggi».
Il servizio sanitario
Altro incontro importante sarà quello sulla percezione del Servizio sanitario nazionale da parte degli italiani. L’occasione sarà la presentazione di un sondaggio effettuato su Corriere.it/salute a cui hanno risposto oltre duemila lettori. I risultati dicono, per esempio, che il medico di famiglia continua a svolgere un ruolo fondamentale: il 61% si affida alla sua professionalità per fare prevenzione. La ricerca evidenzia, tuttavia, come questa figura stia cedendo spazio a medici specialisti o centri privati. I pazienti che pagano per una prestazione possono rappresentare un segno di disaffezione verso il medico di famiglia, oppure una scelta per ridurre i tempi di diagnosi. Soprattutto, alla fine dell’iter, lo specialista che ha seguito il paziente rimane il punto di riferimento per il mantenimento del suo stato di salute, sopravanzando il medico di famiglia. Altro dato interessante riguarda le fonti di informazione sanitaria ritenute inattendibili o attendibili. Sia nella fase di prevenzione sia in quella di diagnosi, gli italiani non si fidano né di internet né della tv né dei conoscenti. Contrariamente alle aspettative, gli intervistati si rivolgono comunque a professionisti, considerando inattendibili anche il passaparola con amici e parenti. La fonte di informazione sanitaria ritenuta più seria e autorevole resta, in modo molto evidente, la carta stampata (giornali, settimanali, ecc). Di tutti questi argomenti si parlerà alle 14.30 a «il Tempo della Salute» con il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri.
L’evoluzione elettronica
Un altro tema che riguarda il Servizio sanitario è la sua trasformazione digitale. Se ne parlerà alle 16 in un incontro a cui parteciperanno Dario Ricci e Giovanni Morana, rispettivamente Ict Project Manager dell’ospedale di Alessandria e direttore della Radiologia dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso. Saranno discusse le nuove possibilità di «interoperabilità» fornite dall’informatizzazione delle strutture sanitarie e il cambiamento del ruolo del radiologo in questo nuovo scenario.