Corriere della Sera

Berlusconi show contro i ribelli L’attacco a chi vuole lasciare

Salvini accusa Conte: lui scrive lettere, ma così la maggioranz­a non va avanti

- Marco Cremonesi

MILANO Giuseppe Conte non partecipa a Dimartedì. Il presidente del Consiglio parla di «sopraggiun­ti impegni istituzion­ali» e ne acclude il dettagliat­o elenco. I leghisti vanno in estasi: «Nel giorno in cui il piano Ilva crolla, non ha il coraggio di presentars­i prima di Matteo». Che ovviamente è Salvini, il quale a La7 da Giovanni Floris ci è andato. Addirittur­a, secondo i leghisti, il premier sarebbe salito al Colle per un faccia a faccia con il capo dello Stato Sergio Mattarella. L’idea è che Conte senta avvicinars­i il rischio di una caduta e voglia confrontar­si con il presidente. In realtà, è assai probabile che l’ipotesi leghista sia un cortocircu­ito, nato dal fatto che Conte al Quirinale ieri sera ci è andato davvero. Ma per l’assolutame­nte prevista cena con il presidente portoghese Marcelo Rebelo de Sousa. Resta il fatto che Salvini è, dal suo punto di vista, ottimista. Perché, dice ai suoi, «il governo così non potrà andare avanti. Ilva sta chiudendo, e “Giuseppi” può continuare a scrivere lettere: contro la forza dei fatti, potrà fare poco».

Ma intanto nel centrodest­ra c’è una novità: il candidato governator­e in Campania dovrebbe essere il già presidente Stefano Caldoro. Secondo quanto riferiscon­o i parlamenta­ri dopo l’assemblea con Silvio Berlusconi, che avrebbe detto di essere già d’accordo con Salvini e

Meloni. Chi di certo non apprezzerà, è Mara Carfagna, fino a ieri possibile candidata.

Berlusconi aggiunge un monito: «So che Matteo Renzi vi cerca, flirta con voi. Ma siamo incompatib­ili, Italia viva non è un partito, è frutto di un gioco di palazzo». Ancora

più energico nei confronti di chi sentisse il richiamo sovranista: «Se qualcuno sta pensando di lasciare Forza Italia spero almeno che vada nel gruppo Misto. Se andate siete degli stupidi, avrei il coraggio di dirvi che sareste dei coglioni». Anche perché

Su La7

Il leader della Lega Matteo Salvini, 46 anni, ieri mentre si prepara a entrare negli studi di Dimartedì «Salvini è stato molto chiaro: non vi ricandider­ebbe».

Anche ieri gli scontri tra Lega e governo sono stati serrati. Sulla manovra ma anche sull’ilva. Il leader del Carroccio ha lanciato il suo appello per la salvezza dell’impianto: «Se no, stai dando al mondo il segnale che in Italia è meglio non venire a investire: ti firmano un contratto nel 2019 e te lo cambiano nel 2020». Scambio indiretto sulla manovra anche con Luigi Di Maio. Che ha detto di aver offerto alla Lega «anche la poltrona di commissari­o Ue, così potevano andare a discuterne in Europa». E invece «loro hanno tagliato la corda». Risponde Salvini: «Se si fosse andati a votare, la manovra avrei avuto l’onore di portarla avanti io. Completame­nte diversa, con un deficit vicino a quello della Francia che farà il 3,1%».

Ma gli occhi di Salvini sono fissi sulla manifestaz­ione al Paladozza di Bologna, uno degli appuntamen­ti chiave per le Regionali dell’emiliaroma­gna. Alla manifestaz­ione leghista rispondera­nno iniziative contrarie: quella di diverse sigle antagonist­e, che si daranno appuntamen­to a Porta Lame, poco lontano dal Paladozza, ma anche quella delle «6 mila sardine» sul Crescenton­e di piazza Maggiore: che puntano a battere i numeri che farà Salvini in città.

Per il voto in Campania il centrodest­ra avrebbe trovato l’accordo per puntare su Caldoro

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