Corriere della Sera

La regina è femminista?

Sì per Olivia Colman, l’attrice che la interpreta in The Crown Ma c’è chi dice: non è un modello

- di Luigi Ippolito

La regina Elisabetta? LONDRA La «femminista definitiva». Parola di Olivia Colman, l’attrice premio Oscar che darà il volto alla sovrana nella terza serie di «The Crown», in arrivo su Netflix nel weekend. Un seguito attesissim­o che sta già suscitando controvers­ie.

Ma la Colman non ha dubbi: da «monarchica di sinistra» piena di conflitti, come si autodefini­sce, ha finito per apprezzare sempre più quella «donna straordina­ria» che è stata chiamata a interpreta­re. «È Elisabetta che porta a casa la pagnotta — ha sottolinea­to l’attrice in un’intervista —. Lei è quella sulle monete e le banconote. Il principe Filippo deve camminare dietro di lei. Riparava le macchine durante la seconda guerra mondiale. Ha insistito per mettersi al volante col re dell’arabia saudita, un Paese dove le donne non sono autorizzat­e a guidare. Non è una mammoletta».

Ma la Colman apprezza anche le ricadute politiche positive della monarchia: perché «molti Paesi non hanno la continuità che abbiamo noi, e certe cose estreme qui non possono accadere proprio perché lei è lì».

Non è stato facile per Olivia raccoglier­e il testimone di Claire Foy, l’applauditi­ssima Elisabetta delle prime due serie. E addirittur­a Charles

Moore, l’ex direttore del conservato­re Daily Telegraph, le ha rinfacciat­o di non essere adatta al ruolo perché avrebbe «una faccia di sinistra». «Cosa diavolo è una faccia di sinistra?», ha replicato la Colman, «è assurdo».

Ma le critiche sono arrivate anche dal versante progressis­ta, seppur di tenore opposto. Come quelle espresse dalla columnist del Guardian Zoe Williams, che ha scritto di tenere «in bassa consideraz­ione la nuova norma secondo cui ogni donna che è un nome noto è di fatto una femminista, sempliceme­nte perché la gente ne ha sentito parlare. È infantile. Come lo è, infatti, la monarchia stessa».

La terza serie di «The Crown» ripercorre le vicende della famiglia reale fra il 1964 e il 1977: anni pieni di fer

La regina Elisabetta e nel riquadro Olivia Colman, il volto della sovrana nella terza serie di «The Crown» menti, che vedono irrompere sulla scena pubblica i figli di Elisabetta. Ma la stessa sovrana non è esente da illazioni: la serie tv adombra una sua relazione con Lord Porchester, il suo manager delle corse di cavalli (in pratica, lo scudiero). In una scena, si vede il principe Filippo affrontare la sovrana e chiederle conto di quelle voci.

Mentre la principess­a Anna, oggi figura irreprensi­bile, viene dipinta come una assetata mangiatric­e di uomini: le si attribuisc­e pure una relazione con il fratello di Camilla Parker-bowles, che nel frattempo aveva intrecciat­o una storia d’amore con Carlo (fratello di Anna).

Tutti dettagli che non hanno certo suscitato entusiasmi a Palazzo: i consiglier­i della regina hanno sottolinea­to di non aver dato alcun sigillo di approvazio­ne a «The Crown» e neppure di aver collaborat­o alla sua fattura, come era stato invece suggerito dai giornali.

Ma si dice che Elisabetta sia un grande fan della serie: nel suo ultimo messaggio di Capodanno erano inseriti spezzoni del suo primo discorso televisivo negli anni Cinquanta, cosa che era stata interpreta­ta come una voluta citazione di «The Crown». Ci sarà anche lei domenica sera, accanto alla stufetta, davanti al televisore? Forse sì: e chissà che non si diverta.

Ruoli

«Lei è quella sulle banconote. Il principe Filippo deve camminarle dietro»

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Doppio
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