Corriere della Sera

La fumettista che inventò Valentina Mela Verde

- Di Pier Luigi Vercesi

Sul tavolo da lavoro di Grazia Nidasio, la tavolozza incrostata di colori è appoggiata sopra a una pigna di Corrierino dei Piccoli. Alle pareti, i suoi personaggi: Valentina Mela Verde, la sorella Stefi, Gelsomino il ladro buono, Sacaramaca­i, il Dottor Oss... In un angolo, le vignette destinate ad alleggerir­e le pagine del Corriere della Sera.

Domina su tutto un cielo al tramonto, con nubi striate di un rosso e di un giallo intensi. È il quadro che il marito Piero (si conobbero all’accademia di Brera) cominciò a dipingere negli ultimi giorni di vita dell’illustratr­ice più amata d’italia. Lei non riuscì a vederlo finito, perché morì il giorno di Natale dello scorso anno. Piero annegò il dolore infondendo ancor più energia sulla tela: era il ritratto di come lui aveva sempre visto sua moglie in quasi 65 anni di convivenza. Ultimatolo, cominciò a progettare una piazza e un cippo che la ricordasse. Era il 10 gennaio di quest’anno.

Sabato, davanti ad artisti, illustrato­ri, politici, la piazza è stata inaugurata proprio di fronte a uno dei monumenti rinascimen­tali più belli d’italia: la Certosa di Pavia, a un centinaio di passi dalla casa in cui Grazia Nidasio battezzò i suoi personaggi. Proprio tra quelle mura, quasi seicento anni prima, abitavano le maestranze che costruiron­o il monumento fratello del Duomo di Milano.

L’abbraccio di tutti questi amici alla «ragazza» che inventò l’adolescent­e più imitata tra la fine degli anni Sessanta e i primi Settanta è commovente, così partecipat­o che Grazia, schiva com’era, invitata non vi avrebbe partecipat­o. In lei c’era un po’ della sua Valentina, che scavallò la contestazi­one a modo suo, educata, capace di togliersi dai guai da sola, lasciando il ruolo di Mafalda ante litteram alla sorellina Stefi. Quelle avventure a puntate, pubblicate prima sul Corrierino dei Piccoli e poi su quello dei Ragazzi, diventate libri pubblicati in tutto il mondo, ancora oggi sono lette e ristampate perché non sono invecchiat­e.

Suoi anche personaggi della pubblicità entrati nell’immaginari­o collettivo, come il primo mugnaio del Mulino bianco, o il pagliaccio Scaramacai, nato per un libro di Guglielmo Zucconi negli anni Cinquanta e diventato personaggi­o televisivo adorato dai bambini.

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Fumetto Valentina Mela Verde e i suoi compagni di avventura. La prima pubblicazi­one è del 1969

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