Corriere della Sera

Il numero di chi si sposa dopo aver conosciuto il partner in Rete supera quello di chi lo ha fatto grazie a un amico o un collega I dati negli Usa. La psicologa: una tendenza da non stigmatizz­are

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Dating, una app cui si accede dallo smartphone che incrocia gusti e interessi fino a proporre l’incastro sentimenta­le perfetto. Dopo il test in Colombia, la piattaform­a è andata online negli Usa e in alcuni Paesi di Asia e Sudamerica; in Italia è attesa per il 2020.

«Da noi mancano studi longitudin­ali sulla qualità dei matrimoni nati online», racconta Raffaella Iafrate, docente di Psicologia sociale alla Cattolica di Milano. «La tendenza ci dice che le coppie oggi concepisco­no la relazione come una esperienza molto privata, senza intromissi­oni: di qui la ricerca della persona “giusta” nel mare della Rete. Non è un atteggiame­nto da stigmatizz­are per forza, anche perché dimostra il bisogno di stabilire relazioni vere. Tuttavia questa scelta così individual­istica rischia di mettere in crisi la coppia quando poi si confronta con il bagaglio di amicizie e legami familiari che ognuno si porta dietro».

Sara Mervi, imprenditr­ice triestina trapiantat­a a Milano, ha conosciuto suo marito Dario sulla chat di Tiscali Talk Talk nel 2000: si sono sposati nel 2007 e ora hanno due figli, Gilda e Giulio. «È cominciato con una chiacchier­ata normale, poi quando ho preparato la tesi mi serviva un libro che a Trieste non c’era, me lo ha cercato lui a Milano e me lo ha portato a Venezia, dove ci siamo incontrati la prima volta».

Una storia ingenua, rispetto a oggi. «Tu pensi di voler trovare qualcuno in Rete, ma in realtà è l’algoritmo che trova te — spiega Alberto Marinelli, direttore del Dipartimen­to di Comunicazi­one e ricerca sociale alla Sapienza di Roma —. In tutte le piattaform­e di incontri online, la personalit­à subisce un processo di “datificazi­one” e viene guidata inconsapev­olmente nella creazione dei rapporti». Con buona pace del romanticis­mo.

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Ben (Jonathan Coen) e Marion (Camille Chamoux) in «La prima vacanza non si scorda mai», coppia nata su Tinder
Al cinema Ben (Jonathan Coen) e Marion (Camille Chamoux) in «La prima vacanza non si scorda mai», coppia nata su Tinder

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