Corriere della Sera

Mediaset, una proposta per la pace con Vivendi

Utile in crescita a 101 milioni. «In Prosiebens­at bene così, non puntiamo a una scalata»

- Federico De Rosa

Il vento è girato e adesso «un accordo è possibile». Per la prima volta da quando è scoppiata la querelle con Vivendi, Mediaset apre a un’intesa con il gruppo di Vincent Bollorè. L’apertura è arrivata dal direttore finanziari­o di Mediaset, Marco Giordani, che illustrand­o ieri i conti dei primi nove mesi agli analisti ha detto che per Mediaset «il trend è positivo e siamo aperti a tutto».

Il Tribunale di Milano ha concesso tempo fino al 22 novembre per trovare un accordo. Ieri i legali di Mediaset e Vivendi si sono incontrati per ragionare attorno alla proposta presentata dai legali del Biscione in risposta alle ipotesi formulate dalla contropart­e, di cui non si conoscono i contenuti e il perimetro. Nei giorni scorsi sono circolate ipotesi di un possibile accordo «tombale» che metterebbe fine alla guerra tra Cologno e Parigi. A quanto è filtrato potrebbe servire fino all’ultimo giorno utile per trovare l’accordo. I legali attendono indicazion­i da Mediaset e Vivendi per fissare un nuovo incontro.

Se la conciliazi­one non dovesse andare a buon fine, il giudice dovrà pronunciar­si sul ricorso con cui Vivendi ha impugnato la delibera di fusione tra Mediaset e Mediaset Espana e lo statuto di Media for Europe, la holding olandese a cui il Biscione conferirà le attività in Italia e Spagna e il 15,1% di Prosiebens­at.1. A Madrid il gruppo francese è riuscito a bloccare la fusione e a Milano ha ottenuto una sospensiva. Il gruppo di Cologno intende comunque andare avanti con il suo progetto europeo della tv, anche senza fusione.

Ieri Giordani ha chiarito che dopo essere salita dal 9,6% al 15,1% in Prosiebsat.1 Mediaset «non sta prendendo decisioni per fare un ulteriore passo. Di sicuro posso escludere un take over». «Siamo positivi sul futuro della tv in chiaro in Europa — ha aggiunto il cfo di Mediaset — e Prosiebens­at.1 è una parte importante di questo scenario. Questa è la ragione per cui abbiamo investito».

Quanto ai risultati economici, i primi nove mesi si sono chiusi con un aumento dell’utile a 101,5 milioni, a fronte di un calo dei ricavi a 2,030 miliardi, per la debolezza del mercato pubblicita­rio in Italia e Spagna. L’indebitame­nto finanziari­o netto è salito a 1,163 miliardi, principalm­ente per l’acquisto della quota in Prosiebens­at.1.

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Pier Silvio Berlusconi, ceo di Mediaset

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