Corriere della Sera

Camilli, il mangia-allenatori che ha bocciato Sarri e Allegri

Da numero 1 ha licenziato più di 50 tecnici. E tra loro molti nomi illustri

- Guido De Carolis

Oggi è sindaco di Grotte di Castro, un comune di 2.500 anime in provincia di Viterbo. Da sempre è un imprendito­re, leader nel settore dell’allevament­o, ma soprattutt­o è stato presidente per più di vent’anni. Nelle serie minori prima, in serie B poi con il Grosseto, con cui ha sfiorato la promozione in A. Piero Camilli a 70 anni resta tra i massimi esponenti della congrega dei «mangia-allenatori». Ne ha cambiati più di 50 (esonerati o non confermati), tra cui Allegri, Pioli e Sarri.

«Contando pure Andreazzol­i e Semplici, quest’anno mi sono presentato in serie A con cinque allenatori, anche se Allegri non c’era».

Allora conferma la nomea di «mangia-allenatori». Perché ne ha cambiati così tanti?

«Ne ho cambiati parecchi perché sono pochi quelli capaci. Però non direi “mangiaalle­natori”, loro hanno mangiato me: li ho pagati tutti. E quelli buoni sono rimasti».

E mica tanto. Allegri lo ha esonerato due volte...

«A Grosseto fece 9 punti in 8 partite, presi Cuccureddu e vincemmo il campionato. Poi (Epa)

Cuccureddu non ha fatto più nulla, Max è uno dei migliori d’europa, ma a quel tempo era inesperto. Mi stava simpatico, mi dispiacque».

Pure Sarri non ce l’ha fatta. Non confermato. Perché?

«No no, piano. Sarri, non l’ho confermato perché aveva altre ambizioni. Sono contento che sia alla Juve, un gran lavoratore, vive di calcio».

Allegri o Sarri? Li sente ancora?

(Getty Images)

«Sarri è un po’ più ruspante degli altri, mi piace, è rimasto com’era. Allegri va in panchina con il cappotto, una volta non lo faceva. Sarri se potesse andrebbe ancora in tuta. E poi ha sostituito Ronaldo: ha fatto vedere che ha gli attributi».

«Allegri dopo Cagliari non l’ho più sentito. Sarri qualche volta, mentre a Pioli ho fatto gli auguri quando è andato al Milan, gli servono perché non ha nessuno che fa gol».

Possibile che la colpa sia sempre degli allenatori?

«Cambi il tecnico per dare una scossa e perché non puoi mandare via 24 delinquent­i».

Scusi?

«I calciatori sono i peggiori, dei ragazzini viziati. Gente che gira in Jaguar in serie C e poi ti fa i pignoramen­ti. Contano soltanto i loro diritti».

È finita la generazion­e dei presidenti vulcanici: lei, Zamparini. Resiste solo Cellino.

«Vulcanico è un modo democristi­ano per non dire che uno ha le palle. Se ti fai rispettare sei vulcanico. Cellino è uno capace. Mi piace la gente così, non le gatte morte».

Lei è una sorta di recordman: quanti ne ha cacciati?

«Non direi cacciati, ho interrotto il rapporto. Gli allenatori li mandi via, però nessuno rinuncia a una lira. Mai uno che si dimetta: che, sono matti? Pagati fino all’ultimo, tutti alla Giampiero Ventura insomma. Dopo Italia-svezia gliel’avrei fatta vedere io».

Il rimpianto?

«Due. Non aver controllat­o i giocatori che mi hanno venduto le partite. L’altro è non aver preso Rolando Maran, mi piacque umanamente e poi i rossi di capelli so’ tignosi».

Cambio il tecnico per dare una scossa e perché non puoi mandare via 24 delinquent­i, che in C girano in Jaguar e poi ti pignorano la società Quest’anno in A ci sono cinque miei allenatori...

Camilli tornerà nel calcio?

«Sì, ma devono riformare la serie C». Gli allenatori possono già tremare.

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Stefano Pioli
(Afp) In difficoltà Stefano Pioli
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Maurizio Sarri
Al vertice Maurizio Sarri
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Massimilia­no Allegri
In pausa Massimilia­no Allegri
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