Xi sull’acropoli: e «rivuole» i marmi del Partenone

(g. sant.) La coesistenza è la ricetta per evitare lo «scontro di civiltà» teorizzato da alcuni consiglieri di Donald Trump, ha detto Xi Jinping in visita ad Atene. Tre giorni intensi: anzitutto il sopralluogo al porto del Pireo, comprato al 51% in concessione per 35 anni dalla cinese Cosco, e gran finale sull’acropoli, che ai tempi di Pericle celebrava il primato politico e culturale della città. Al presidente cinese piacciono molto i simbolismi. Quale occasione migliore per dare qualche lezione di filosofia? Di fronte alle accuse americane (e ai sospetti degli europei) di perseguire l’egemonia con le nuove Vie della Seta, Xi è partito dal suo cavallo di battaglia, la «fratellanza culturale»: ha ricordato che Cina e Grecia sono due antiche superpotenze della cultura e che «Confucio e Socrate sono state due maschere sullo stesso volto della logica umana». Una frase presa in prestito da Nikos Kazantzakis, gigante della letteratura greca moderna. Xi si è spinto fino ad assicurare appoggio alle richieste greche di riavere i Fregi del Partenone portati al British Museum da Lord Elgin tra il 1799 e il 1803.