Versi e visioni, la Lettura è poesia
Si inaugura domani alla Triennale la mostra Da Kiefer a Kosuth, al Manifesto di Jori
«Potenza della poesia come un vulcano, dal grigio zampillano lampi, fumo, lapilli gialli, eruzioni rosse e nere». L’artista Ernesto Tatafiore ha omaggiato così la poesia dantesca su «la Lettura» #406 dell’8 settembre scorso, in occasione dell’iniziativa estiva Arte e poesia, la collezione di omaggi di artisti a poeti realizzati per il supplemento. Per raccontare quella forza eruttiva che è la poesia, «la Lettura» la mette in mostra. Inaugura domani alle 18.30 alla Triennale di Milano, nell’ambito di Bookcity, La Poesia è di tutti. Linguaggi, azioni e visioni poetiche nel supplemento culturale del Corriere della Sera, mostra organizzata dall’inserto con la Fondazione Corriere e curata da Gianluigi Colin e Antonio Troiano (il progetto espositivo è di Franco Achilli). Un evento (fino al 15 dicembre, ingresso gratuito) che proporrà il linguaggio poetico nella sua sostanza pura o declinato in diverse forme.
Alle 11.30 anticipa l’inaugurazione una conferenza stampa (nel Salone d’onore della Triennale) con Piergaetano Marchetti, presidente Fondazione Corriere, Lorenza Baroncelli, direttore artistico Triennale, Antonio Troiano e Gianluigi Colin. Ci sarà anche lo scrittore (e architetto) Sandro Veronesi, che porta in mostra l’installazione, ispirata alla poesia, La Serra dei Poeti, per l’occasione realizzata in una nuova veste in legno riciclato grazie al sostegno del consorzio Rilegno (l’originale si trova dal 2018 nella Fattoria di Celle a Santomato di Pistoia, nella collezione di Giuliano Gori). Ci sarà Stefania Gori, presidente del primo premio biennale di poesia «Celle Arte Natura», indetto dalla Collezione Gori-fattoria di Celle, che in conferenza annuncerà il vincitore del riconoscimento. E interverranno i B.livers, ragazzi reduci o ancora impegnati in batlestrini, taglie con gravi malattie (anche loro in mostra con la video-installazione Closer).
La Poesia è di tutti porterà alla Triennale le opere degli artisti ispirate ai versi dei poeti (realizzate per Arte e poesia): Jan Fabre influenzato dalla mistica Ildegarda di Bingen, Giosetta Fioroni, che rende omaggio all’amico Alberto Arbasino, Mimmo Jodice che traduce in fotografia i testi di Charles Bukowski e Cesare Pavese; e poi Anselm Kiefer che cita le parole di Ingeborg Bachmann e Joseph Kosuth quelle di Beckett, mentre i versi di Rainer Maria Rilke e di altri poeti hanno ispirato Ettore Spalletti (scomparso lo scorso 11 ottobre). Ci sarà poi il già citato Ernesto Tatafiore, Mimmo Paladino che dialoga con Francesco De Gregori e Michelangelo Pistoletto che sceglie I giardini di marzo di Mogol.
Protagoniste saranno anche le «copertine poetiche» dell’inserto, che hanno ospitato «poesie visive» o che sono state realizzate da poeti e artisti (come Nanni BaEmilio Isgrò, John Giorno, poeta «beat» scomparso il 12 ottobre scorso); e poi la poesia che negli anni è stata proposta attraverso le pagine, le illustrazioni, le graphic novel e le fotografie (con i ritratti di grandi poeti italiani realizzati da Carlo Bavagnoli tra gli anni Cinquanta e i Settanta, ma anche quelli di contemporanei a opera di altri grandi nomi della fotografia). Una sezione (curata da Achilli e Francesco
Dondina) sarà invece dedicata alla rassegna Milano.poesia (19841992): un omaggio ad Antonio Porta (1935-1989) e Giovanni Raboni (1932-2004), storici collaboratori del «Corriere».
In mostra ci sarà anche il Manifesto della Lettura di Marcello Jori, un’opera poetica in due tavole che è una «dichiarazione pubblica di intenti e sentimenti privati». Un programma in dieci punti in cui l’artista si prodiga in difesa della cultura, intesa come valore fondante per costruire un mondo migliore. E domani, durante l’inaugurazione della mostra, la poesia sarà davvero di tutti: si potranno infatti ascoltare le incursioni poetiche de Il Menu della Poesia. Mentre la sera, alle 21, lo slam poet Simone Savogin nel Salone d’onore della Triennale si esibirà nel suo monologo poetico Via!.
La mostra è la settima tappa di un percorso che «la Lettura» e Fondazione Corriere della Sera hanno intrapreso negli ultimi anni alla Triennale. Una serie di esposizioni dedicate ai diversi linguaggi de «la Lettura» avviata nel 2013 con le prime cento copertine e poi proseguita con le visualizzazioni dati (2014), le storie a fumetti (2015), la fotografia (2016), l’illustrazione (2017) e, di nuovo, le copertine (tornate nel 2018 quando sono state esposte le prime 360).
Da sempre, la poesia è uno dei linguaggi che contraddistinguono le pagine dell’inserto. Così il direttore del «Corriere» Luciano Fontana descrive l’antico legame tra i poeti e il quotidiano di via Solferino, nel testo che apre il catalogo della mostra: «Ci sono i fili sottili della poesia a cucire “la Lettura” di oggi e “La Lettura” di ieri, il “Corriere” delle origini e quello dei nostri giorni. Un rapporto fecondo e continuo, fluido e dialettico, che ha portato sulle nostre pagine i grandi di tutti i tempi». Grandi come Gabriele d’annunzio, che sulla storica «Lettura» (nata nel 1901 e pubblicata fino al 1945, e poi con formule diverse fino al 1952) inaugurò la sua collaborazione con il quotidiano; o Eugenio Montale, colonna portante della Terza pagina. Il catalogo della mostra è curato da Gianluigi Colin e Antonio Troiano, edito da Fondazione Corriere della Sera (pagine 304, 40) e vi trovano spazio testi e contributi critici di Franco Achilli, B.livers, Cecilia Bressanelli, Francesco Cevasco, Gianluigi Colin, Paolo Di Stefano, Francesco Dondina, Roberto Galaverni, Arturo Carlo Quintavalle, Pierenrico Ratto, Vincenzo Trione, Antonio Troiano, Sandro Veronesi.