Poesia Una Serra dei grandi maestri e i versi scritti sulle scale La mostra diffusa de la Lettura
L’inaugurazione Da oggi alla Triennale di Milano gli artisti che hanno dialogato con il supplemento: da Pistoletto a Fabre, a Mimmo Paladino
Quante forme può avere la poesia? Può farsi illustrazione, dove le parole diventano colori e scorci, declinate dalla visione dell’artista. Può trapelare dal volto del suo autore, quando una fotografia mette in luce l’anima del poeta. Può essere corpo di una graphic novel, di una scultura... In ogni suo aspetto, la poesia può arrivare a tutti.
Il linguaggio poetico inteso come un pensiero da declinare in forme diverse è protagonista della mostra de «la Lettura», La Poesia è di tutti. Linguaggi, azioni e visioni poetiche nel supplemento culturale del Corriere della Sera (fino al 15 dicembre, ingresso gratuito), che inaugura oggi alle 18.30 alla Triennale di Milano, in concomitanza con Bookcity. Saranno presenti Luciano Fontana, direttore del «Corriere della Sera» e Piergaetano Marchetti, presidente della Fondazione Corriere. Organizzata dall’inserto con la Fondazione e curata da Gianluigi Colin e Antonio Troiano (il progetto espositivo è di Franco Achilli), la mostra nasce da quello che è sempre stato il Dna del supplemento, dove la poesia appare fin dal suo primo numero, uscito otto anni fa (il 13 novembre 2011; e ancora prima su «La Lettura» storica, nata nel 1901 e pubblicata fino al 1945, e poi con formule diverse fino al 1952). Un interesse ereditato a sua volta dalla storia del «Corriere» che ha sempre ospitato tra le sue pagine i contribuiti dei più grandi poeti italiani: da d’annunzio a Montale, a Pasolini. Il supplemento affida ogni settimana il linguaggio poetico alle contaminazioni, le incursioni, le interpretazioni: è così che la poesia può apparire in copertina, o disegnata, fotografata, trasformata in opera d’arte, o intatta nella sua forma pura. E ora anche in mostra.
Questa mattina alle 11.30 anticipa l’inaugurazione de La Poesia è di tutti una conferenza stampa (nel Salone d’onore della Triennale) con Piergaetano Marchetti, Lorenza Baroncelli, direttore artistico Triennale, Antonio Troiano e Gianluigi Colin. Ci saranno anche Sandro Veronesi, Giuliano Gori, Stefania Gori (che annuncerà il vincitore del primo premio biennale di poesia «Celle Arte Natura») e i B.livers, ragazzi reduci o ancora impegnati in battaglie con gravi malattie. Anche loro saranno in mostra con la videoinstallazione Closer, per raccontare la poesia come rivoluzione quotidiana. Stasera alle 21, sempre nel Salone d’onore, si tiene invece il monologo poetico Via!, del pluricampione di poetry slam Simone Savogin.
Espansa e diffusa, la poesia invaderà fisicamente la Triennale, comparendo anche sui gradini che portano all’impluvium, spazio dell’esposizione a cui si arriverà calpestando i versi di Giorgio Caproni, Ugo Foscolo, Ghiannis Ritsos... Oppure attraverso trentadue monitor (offerti da Sharp) in cui uno spettacolo video diffonderà un mosaico di volti e immagini. E poi la poesia sarà proposta come fosse un menu: durante l’inaugurazione sarà possibile «ordinare» poesie a quattro camerieri-attori professionisti che, nel format Il Menu della Poesia (con il contributo di Alluminio Agnelli) leggeranno versi scelti dai «clienti».
In mostra sarà esposto il monumento alla poesia dello scrittore (e qui architetto) Sandro Veronesi, concepito insieme al paesaggista-musicista
Andrea M. N. Mati. Si chiama La Serra dei Poeti e a Milano apparirà in una nuova veste dell’installazione realizzata in legno riciclato grazie al sostegno del consorzio Rilegno (l’originale, in acciaio e vetro, si trova dal 2018 nella Fattoria di Celle a Santomato di Pistoia, ed è parte della collezione di arte ambientale di Giuliano Gori). E ci sarà anche il Manifesto della Lettura, l’opera di Marcello Jori realizzata in due tavole, come se fossero le tavole della Legge, che in dieci punti propongono un programma in cui l’artista difende la cultura, intesa come valore fondante per costruire un mondo migliore (il Manifesto è pubblicato su «la Lettura» #416 che sarà in edicola nel weekend e per tutta la settimana fino a sabato 23).
Non mancheranno le opere di artisti che hanno omaggiato i poeti e che «la Lettura» l’estate scorsa ha proposto sulle sue pagine attraverso l’iniziativa Arte e poesia: Jan Fabre, Giosetta Fioroni, Mimmo Jodice, Anselm Kiefer, Joseph Kosuth, Mimmo Paladino, Michelangelo Pistoletto, Ettore Spalletti ed Ernesto Tatafiore. Ma ci saranno anche le «copertine poetiche» dell’inserto, che hanno ospitato «poesie visive» o che sono state realizzate da poeti e artisti (come Nanni Balestrini, Emilio Isgrò, Ai Weiwei, Yoko Ono), in dialoghi tra immagini e parole.
Ci sarà poi quella poesia che negli anni è stata proposta attraverso le pagine, le illustrazioni, le graphic novel e le fotografie. Ampio spazio, per esempio, è dedicato a Carlo Bavagnoli («Dove si trova, quindi la poesia? È dappertutto. Anche nelle fotografie, quindi. Basta cercarla», ha detto il fotografo) che tra gli anni Cinquanta e Settanta ha ritratto grandi poeti italiani (suoi, per esempio, gli scatti di Mario Luzi, Alfonso Gatto, Giuseppe Ungaretti, Vittorio Sereni). Ma anche le fotografie a poeti contemporanei (da John Berger a Pierluigi Cappello) scattate da altri grandi della fotografia. La sezione Milano.poesia (1984-1992), curata da Achilli e Francesco Dondina, è invece un omaggio a una memorabile stagione della lirica a Milano quando, in un clima di grande fermento intellettuale, Gianni Sassi e Mario Giusti, con Antonio Porta e Giovanni Raboni (entrambi storici collaboratori del «Corriere») danno vita alla manifestazione. Saranno esposte la grafica di Gianni Sassi e le fotografie di Emilio Fabio Simion e di Fabrizio Garghetti.
La mostra è la settima tappa di un percorso che «la Lettura» e Fondazione Corriere hanno intrapreso alla Triennale. Una serie di esposizioni dedicate ai diversi linguaggi de «la Lettura» avviata nel 2013 con le prime cento copertine e poi proseguita con le visual data (2014), le storie a fumetti (2015), la fotografia (2016), l’illustrazione (2017) e, di nuovo, le copertine (2018, con le prime 360). La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Fondazione Corriere (pp. 304, 40) e introdotto da un testo del direttore del «Corriere», Luciano Fontana. Un evento che è anche un omaggio al lettore: se La Poesia è di tutti è perché «Il poeta sei tu che leggi» (Ivan Tresoldi, in arte ivan, per la copertina de «la Lettura» #98 del 6 ottobre 2013).
Le copertine, l’omaggio a Porta e Raboni, le foto storiche di Carlo Bavagnoli