Ogni 15 minuti una donna in Italia subisce violenza
Ogni 15 minuti in Italia una donna subisce una qualche forma di violenza: viene maltrattata, stalkizzata, violentata o percossa (sono 88 al giorno). Il responsabile sei volte su dieci è l’ex partner. E se è vero che negli ultimi due anni il fenomeno è calato (-16,7% di violenze sessuali, -2,9% di maltrattamenti in famiglia, -12,2% di atti persecutori), i dati del rapporto «Questo non è amore» presentato ieri a Milano dalla Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato in vista della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne di lunedì, dimostrano che la violenza di genere è un problema «per le donne», ma non «delle donne». È un problema di tutti. L’alta rappresentante dell’unione per gli affari esteri, Federica Mogherini, lo ha sottolineato: «Le donne sono vittime di violenza a casa e al lavoro, a scuola e all’università, per strada o durante i trasferimenti forzati e la migrazione. È una violenza contro l’umanità intera che non dovrebbe più avvenire in Europa o nel resto del mondo». Perché se da gennaio ad agosto di quest’anno le vittime di sesso femminile sul totale degli omicidi in Italia sono calate dal 38 al 34% rispetto al 2018, le donne uccise in quanto donne sono salite dal 37 al 49%. È per loro che nel 1990 fu coniato il termine «femminicidio», e chi oggi gli oppone il contrario «maschicidio» dimostra che la strada da fare sul piano culturale è ancora lunga. Un lavoro in corso, a partire dagli sforzi della polizia con protocolli sempre più mirati anche a prevenire. Un dato su tutti: a Milano l’80% degli ammoniti dal Questore ha aderito a un programma di trattamento per l’uomo violento e la recidiva si è ridotta al 10%.