La Lettura e le piazze degli scrittori
Gli scrittori raccontano con sensibilità le crisi di oggi e le piazze delle rivolte: spesso lo fanno dalle stesse piazze, o dalle prigioni. Lo dicono le cifre: 48 autori in carcere, 4 scomparsi, 20 vittime di attacchi... (il 15 novembre è stata la Giornata mondiale degli scrittori in cella, organizzata dall’associazione Pen International, che ha fornito i dati sul 2018). Ne dà conto il nuovo numero de «la Lettura», il #417 (in edicola fino a sabato 30 novembre), con voci d’autore da tutto il mondo. Il poeta curdo Behrouz Boochani, appena rilasciato da un centro per migranti australiano in Papua Nuova Guinea, si racconta a Cristina Taglietti; mentre Antonio Ferrari spiega perché lo scrittore turco Ahmet Altan è di nuovo in cella dopo una breve scarcerazione.
Da altri fronti caldi, lo scrittore Ariel Dorfman, scampato a Pinochet, parla delle violenze con cui ha reagito la polizia alle proteste in Cile, con 23 morti, 2 mila feriti e oltre 5 mila arresti; lo scrittore iracheno Ahmed Saadawi si è unito alla «terza primavera araba» e la racconta a Lorenzo Cremonesi; in Iran dilaga la protesta (non solo) per il prezzo della benzina, come spiega a Viviana Mazza la scrittrice nata a Teheran Fereshteh Molavi.
E in Europa? Lo scrittore francese Jeanbaptiste
de Froment ha anticipato in un libro i «gilet gialli» e ne parla a Stefano Montefiori; il giallista Carlos Zanón spiega a Elisabetta Rosaspina perché le istanze indipendentiste catalane non si sgonfieranno facilmente. La narratrice e saggista sino-britannica Lijia Zhang parla delle proteste a Hong Kong nell’intervista con Marco Del Corona e prevede che «il pugno di Pechino vincerà».
Altri temi del numero: dagli Stati Uniti arriva Jonathan Lethem, che riceverà a Como il premio Raymond Chandler al Noir in Festival, il 7 dicembre: su «la Lettura» propone un confronto tra il detective Marlowe e Alice nel Paese delle meraviglie; di «anticomandamenti» dell’oggi che rovesciano la Bibbia scrive Marco Ventura, mentre Annachiara Sacchi racconta il libro di Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna, appena creato cardinale da papa Francesco, Odierai il prossimo tuo (Piemme, in libreria dal 26 novembre).