Sfida senza rete
Milan-napoli è un incrocio di destini Pioli convoca anche il figlio di Maldini e aspetta il ritorno al gol di Piatek Ancelotti punta sull’orgoglio dei suoi
Saranno in sessantamila stasera a San Siro, perché Milan-napoli è sempre Milannapoli, anche se non sono più i bei vecchi tempi, anche se le cose non stanno andando secondo le baldanzose previsioni estive. Due numeri su tutti: rossoneri (13) e azzurri (19) fanno insieme i punti della Juventus (32). Crisi diverse a confronto in un duello fra grandi deluse. Tutti spalle al muro: ecco perché nessuno può fallire, stasera. Né il Milan, né il Napoli, né Pioli, né Ancelotti. Un dannato incrocio di destini. Col Diavolo che deve battere il vecchio amatissimo maestro per provare a ripartire, per provare a uscire dal tunnel, per dare un senso a una stagione che un senso per ora non ce l’ha.
Siamo a un terzo del campionato e il Milan è ancora alla
disperata ricerca della svolta. Con Pioli qualche miglioramento s’è visto, ma solo a tratti e solo nel gioco, non nei risultati: 3 sconfitte nelle ultime 4 partite, così non si va da nessuna parte. Il sogno Ibrahimovic scalda gli animi («è un grande campione per importanza tecnica e professionalità, ma adesso per noi conta solo il presente» ha risposto Pioli a precisa domanda) ma da qui a gennaio è lunga: almeno un paio di rinforzi di esperienza saranno fondamentali, ma occorre iniziare a muovere la classifica qui, subito, adesso. La corsa all’europa è affollata, nessuno aspetta. Scattare fra due mesi potrebbe essere già tardi.
La buona prestazione con la Juve sembra aver infuso un po’ di entusiasmo. Ne è convinto anche Pioli («dobbiamo ripartire da lì, se siamo riusciti a fare certe cose è perché quei valori li abbiamo») che ha perdonato Kessie (castigo finito, ma a gennaio potrebbe comunque andarsene, Wolverhampton in prima fila) e che dovrà però fare a meno degli squalificati Calhanoglu e Bennacer. Prima convocazione in
serie A per Maldini jr. A differenza di papà e nonno Daniel, 18 anni, non fa il difensore ma il trequartista. Davanti sarà ancora tridente, con la speranza che Piatek si dia finalmente una mossa. Il Milan, 15° attacco del torneo, ne ha un disperato bisogno.
Disperato è un aggettivo che funziona anche per il Napoli, a secco di vittorie da 4 partite. C’è una strada per evitare il fondo, gli azzurri sceglieranno stasera a San Siro se percorrerla o meno. Se far leva sulle corde dell’orgoglio oppure adagiarsi sulla grande amarezza del momento. La squadra dovrà mostrare, per la prima volta dopo due settimane, una reazione convincente. Al ritiro rifiutato, alla contestazione della piazza e alla stangata economica in arrivo dal club.
Passa da San Siro il momento più difficile del Napoli di De Laurentiis. C’è un concentrato di malessere, polemiche e spaccature che andrà alla prova del campo e dirà se l’insurrezione della notte con il Salisburgo potrà essere o meno un capitolo se non chiuso almeno accantonato. I
giocatori sanno che lunedì arriveranno le multe. E che è soltanto il primo passo. De Laurentiis ha già fatto sapere che porterà tutti in tribunale per il danno all’immagine che il club ha subito. Trovare la forza per uscire dalla nebbia significherebbe due cose. La prima: in campo si può continuare a lottare per il quarto posto. La seconda: Ancelotti può allontanare la crisi e anche i sussurri di esonero. Re Carlo, che potrebbe bocciare Mertens e Callejon per promuovere la coppia d’attacco inedita Lozano-insigne, torna nel suo mondo, quello dei trofei e dei trionfi. Ma sa che stavolta la sua panchina può diventare rovente. Che strana notte, questo Milan-napoli.
Multe e denuncia Domani le multe, ma De Laurentiis non si ferma: vuole portare i giocatori in tribunale