Corriere della Sera

Smith, rugby su misura per la Nazionale

- Di Domenico Calcagno

Sarà dunque Franco Smith a guidare l’italia nel prossimo Sei Nazioni e per molti aspetti è una buona notizia. Il tecnico sudafrican­o — a interim comunica la federazion­e — ci conosce (ha giocato a Bologna e Treviso e a Treviso ha pure allenato), parla l’italiano e sa cosa lo aspetta. Non basta. Ogni sudafrican­o che si rispetti, quando deve mettere su una squadra di rugby, si preoccupa nell’ordine di: placcaggi, mischia e gioco al piede, insomma le basi. Per offload e numeri da circo assortiti, occorre rivolgersi a figiani, tongani e samoani, molti dei quali giocano con Nuova Zelanda e Australia. Negli ultimi anni si è tentato di far credere che il rugby del Pacifico fosse l’unico possibile e pure gli Springboks hanno tentato di cambiare stile di gioco colleziona­ndo figuracce epocali. Ora, però, l’aria è cambiata. Il Sudafrica è tornato a fare il Sudafrica e ha vinto la Coppa del Mondo chiarendo a chi ancora avesse dubbi che ognuno deve giocare il suo rugby senza preoccupar­si troppo dell’estetica o, peggio ancora, degli esperti di marketing. L’italia, nel suo piccolo, ha dato il meglio quando aveva una mischia forte, un buon piede e placcava. Con Smith si spera di rivedere una Nazionale di buon senso (com’era quella di Nick Mallett, altro sudafrican­o), una squadra che difende, prende pochi rischi e pochi punti. Se il c.t. a interim avrà successo, sostituirl­o non sarebbe sbagliato, sarebbe folle.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy