Frane e sfollati Paura lungo il Po e a Venezia
Il maltempo flagella tutto il Nord Italia. Per oggi allerta rossa anche in Calabria
Liguria e Piemonte «ostaggi» del maltempo. Tra Genova e Savona i torrenti hanno iniziato a uscire dagli argini da ieri mattina mentre a Torino l’allarme si è acuito verso ieri sera soprattutto a causa dell’innalzamento del livello del Po. Sono stati chiusi al traffico i Murazzi. Nuovo allarme acqua alta stamattina a Venezia. Allerta anche in Calabria.
GENOVA Liguria e Piemonte stanno affrontando l’ennesima emergenza. In alcune aree della Liguria in due mesi sono caduti 1.700 millimetri di pioggia, quanti solitamente se ne registrano in un anno. Tra Genova e Savona i torrenti hanno iniziato a uscire dagli argini da ieri mattina, mentre a Torino l’allarme si è acuito verso sera soprattutto a causa dell’innalzamento del livello del Po. Sono stati chiusi al traffico i Murazzi e sospese tutte le attività sul fiume. In Basso Piemonte è scattata l’allerta rossa in 18 comuni dell’alessandrino, strade chiuse nell’ovadese e nell’acquese dove sono interrotte le linee ferroviarie con Savona. Qui, dopo ore di apprensione, i vigili del fuoco hanno trovato vivo un uomo dato per disperso lungo il Letimbro.
A Genova i primi corsi d’acqua esondati sono stati il Fegino e il rio Ruscarolo in Valpolcevera (in tre ore 300 millimetri di pioggia) la vallata genovese che non trova pace. Il ponte sul Polcevera era il Morandi ed è stato necessario sospendere i lavori nel cantiere: «È tutto in sicurezza» rassicura il sindaco Marco Bucci. Non ci sono rischi in prossimità del cantiere, ma nel resto della città smottamenti, frane, strade interrotte, allagamenti (persino all’ospedale di
Sampierdarena), fiumi di fango, hanno ingrossato il consueto bollettino di danni e disagi. La massima allerta è stata prolungata fino a mezzogiorno di oggi a Genova e alle 15 a Savona.
«Nella notte sono state salvate delle vite» racconta l’assessore regionale Giacomo Giampedrone riferendosi alla notte fra venerdì e sabato: sono stati soccorsi tre ragazzi bloccati in auto da acqua e fango e un anziano è stato allontanato dai vigili del fuoco dalla sua casa a Borzoli appena in tempo. Alcune famiglie sono state sfollate su mezzi anfibi. In serata erano una cinquantina gli sfollati, 33 a
Genova e nel Savonese, gli altri nell’estremo Ponente. Il numero delle persone isolate a causa delle frane è salito a quasi 600 (in parte rientrati nelle abitazioni verso sera).
Quando piove con l’intensità di questi giorni la Liguria teme sempre il peggio. Non solo a Genova. Il sindaco di Dego, Franco Siri, nel suo territorio dove il Bormida è vicino al livello di guardia, ha esortato i concittadini: «State in casa. Leggetevi un libro». Stessa raccomandazione dal governatore Giovanni Toti: «Non mettetevi a rischio».
Una frana sulla A10 fra Arenzano e Voltri, mentre molti treni sono stati sospesi sulla Genova-acqui Terme, rallentamenti sulla Genovaventimiglia. La giornata di oggi si conferma a rischio per Liguria e Piemonte, gli esperti del Dipartimento della Protezione civile hanno annunciato un «peggioramento delle condizioni meteo sulle regioni del nord ovest, con precipitazioni intense e persistenti». Dal Po in Piemonte al Bormida in Liguria sono i fiumi a creare il maggior allarme. Nelle prossime ore il maltempo si estenderà al Centro-sud . Per oggi allerta rossa in Calabria, previsti venti di burrasca in Puglia e Basilicata.