Corriere della Sera

«Se diventate sardine a scuola sarà l’inferno» Un caso il prof filo Lega

Il ministro: va sospeso. A sera arrivano le scuse

- Luca Muleo

BOLOGNA «Di idioti in classe non ne voglio. Sardina avvisata .... ». Giancarlo Talamini, professore di storia e geografia all’istituto superiore Mattei di Fiorenzuol­a D’arda nel piacentino, abbonda con i puntini di sospension­e alla fine del suo post su Facebook, che pure non aveva bisogno di sottintesi. «Io sarò presente. Cari studenti, se becco qualcuno di voi alla manifestaz­ione delle “sardine”, da martedì cambiate aria: nelle mie materie renderò la vostra vita un inferno. Vedrete il 6 con il binocolo e passerete la prossima estate sui libri». Più chiaro di così con gli alunni forse non lo era mai stato questo docente anche di italiano e latino, 54enne originario di Torrano di Pontremoli in provincia di Massa Carrara. Riuscendo a mettere tutti d’accordo nel condannare le «minacce» contro la partecipaz­ione al flash mob organizzat­o per oggi a Fiorenzuol­a dal movimento nato a Bologna per tallonare la Lega e il suo leader, Matteo Salvini, in città per il tour elettorale emiliano romagnolo in vista delle elezioni regionali. Sull’onda dell’indignazio­ne generale, il ministero dell’istruzione ha avviato le verifiche per la sospension­e e il ministro Lorenzo Fioramonti (M5S) ha richiamato al rispetto dei principi costituzio­nali «uno dei fondamenti dell’istituzion­e scolastica». In serata, con un mail ai giornali, il professore si è scusato «con tutti gli studenti, genitori, colleghi e dirigenti. Chi mi ha conosciuto sa — ha aggiunto — che non sarei mai e poi mai in grado di compiere azioni del genere». Ma ormai era tardi.

Oltre all’istituto Mattei, che ha sottolinea­to «l’estraneità della scuola», era stato lo stesso Salvini, con la candidata presidente, Lucia Borgonzoni, a prendere le distanze dal professore, che su Facebook compariva con alle spalle lo slogan elettorale leghista «liberiamo l’emilia-romagna». «I professori facciano i professori e gli studenti facciano gli studenti, vadano dove vogliono» il commento di Salvini. «Ho avuto professori quasi sempre di sinistra e me li sono tenuti, ma ognuno è libero di andare a fare quello che vuole». Mentre Borgonzoni ha precisato che l’insegnante «non è un iscritto alla Lega, condanno le sue parole, sono inaccettab­ili». «La democrazia è un concetto molto meno scontato di quanto si pensi in Italia» la reazione di Mattia Santori, ideatore bolognese delle sardine. Mentre l’unione degli studenti annuncia l’apertura di uno sportello per denunciare gli abusi.

«Si sono razzista e me ne vanto» recita un volantino tricolore sul sito web di Talamini, dove linka video con inni fascisti o omaggi alla tomba di Mussolini. «A me la retorica nazionalis­ta e fascistoid­e di Salvini, Meloni e anche di Casapound piacciono» aveva risposto prima della scomparsa del suo profilo dai social. Dove aveva scritto ancora «ho due motoseghe, un cane, una falce, due accette: credo bastino per darvele sulle vostre teste vuote».

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