Corriere della Sera

In autobus senza autista

Merano, domani al via il test del mezzo pubblico che non ha bisogno di conducente. Velocità massima: 45 all’ora

- DAL NOSTRO INVIATO (foto Ivo Corrà) (foto Ivo Corrà) Alessio Ribaudo

MERANO (BOLZANO) Sabato di fine novembre, esterno giorno. La cittadina turistica del Trentino Alto Adige, più si avvicina il Natale e più si affolla di turisti. Una manna dal cielo per l’economia, meno per il traffico. Per questo, dovendo andare a fare compere, l’idea di utilizzare l’auto non sfiora lontanamen­te i meranesi. Tanto basta tirare fuori dalla tasca lo smartphone e prenotare l’orario più comodo per salire a bordo di un autobus che porta in centro. Quando si aprono le porte, si viene accolti da un signore: «Buon pomeriggio, si può accomodare in uno degli 11 posti disponibil­i o può stare in piedi insieme agli altri tre passeggeri».

A parlare non è un controllor­e o un bigliettai­o ma il responsabi­le del minibus elettrico dalla forma futuristic­a. Guardando bene, non ha né lo sterzo né i pedali: non ha proprio la cabina per il conducente sempliceme­nte perché è a guida autonoma. Non è la scena di un film futuristic­o ma è ciò che i cittadini meranesi sperimente­ranno da domani al primo dicembre. Potranno percorrere un anello nel cuore che lambisce il centro della cittadina. Sarà il primo test, aperto al pubblico su percorso urbano, in Italia. In ogni viaggio ci saranno due tecnici pronti sia a intervenir­e sul mezzo grazie a un joystick sia a spiegare le funzionali­tà.

«Il mezzo è totalmente elettrico — spiega a bordo Roberto Maldacea, Ceo dell’azienda che importa i minibus della francese Navaya — ha nove ore di autonomia e si ricarica in quattro. Può raggiunger­e i 45 chilometri orari di velocità ma la limitiamo a 25 come da convenzion­e internazio­nale per questi veicoli».

Intanto il minibus, lungo circa cinque metri e largo poco più di due, parte. Accelera lentamente sulla passeggiat­a che costeggia il fiume Passirio. Si «accorge» di un pedone grazie a una serie di sensori, si allarga e prosegue la sua corsa guidata da 17 satelliti e dal Gps. Poi, affronta una curva a gomito senza incertezze e si ferma per far scendere i passeggeri. «Dopo aver memorizzat­o il percorso, il margine di errore è di un centimetro — dice Maldacea — e ed è in grado di «leggere» i cartelli stradali e reagire ai pericoli: anche a un cappello che vola all’improvviso. Di imprevisti come questi, in 1,5 milioni di chilometri percorsi nei test già svolti in Europa, ne sono capitati ma mai uno scontro con altri mezzi o feriti fra i 500mila passeggeri».

La scelta di Merano la spiega il sindaco Paul Rösch: «Sogno che si possa lasciare l’auto a casa e scegliere fra bike sharing, car pooling o autobus senza conducente. Iniziamo il test grazie al progetto Mentor, finanziato con 1,5 milioni di euro da un programma di cooperazio­ne europea Italia-svizzera, e ai partner Noi Techpark, il polo dell’innovazion­e dell’alto Adige, Sasa (Mobilità) e Postauto. L’obiettivo è quello di far interrogar­e la città se avere questi bus, prima di comprarli».

Il costo? È di 300 mila euro ma il noleggio a lungo termine con il servizio di gestione dei dati è l’opzione più frequente dei clienti. Presto la targhetta «vietato parlare al conducente» potrebbe essere preistoria.

 ?? CDS ?? La navetta esegue le decisioni prese dal computer di bordo del minibus (in arrivo tramite sensori) grazie all’analisi dell’ambiente attraversa­to
CDS La navetta esegue le decisioni prese dal computer di bordo del minibus (in arrivo tramite sensori) grazie all’analisi dell’ambiente attraversa­to
 ??  ?? Non ha il volante Un cittadino di Merano, che indossa l’abito degli «Schützen», davanti al minibus elettrico che da domani al 1° dicembre percorrerà in via sperimenta­le le strade della cittadina in provincia di Bolzano. Il pullmino a emissioni zero (costruito dalla francese «Navaya») è a guida autonoma: è cioè senza conducente, privo di volante e pedali, La guida è regolata da un computer che raccoglie informazio­ni sul tragitto grazie a sensori e telecamere
Non ha il volante Un cittadino di Merano, che indossa l’abito degli «Schützen», davanti al minibus elettrico che da domani al 1° dicembre percorrerà in via sperimenta­le le strade della cittadina in provincia di Bolzano. Il pullmino a emissioni zero (costruito dalla francese «Navaya») è a guida autonoma: è cioè senza conducente, privo di volante e pedali, La guida è regolata da un computer che raccoglie informazio­ni sul tragitto grazie a sensori e telecamere
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Il minibus elettrico a guida autonoma può trasportar­e fino a 15 persone, raggiungen­do i 45 chilometri orari
L’interno Il minibus elettrico a guida autonoma può trasportar­e fino a 15 persone, raggiungen­do i 45 chilometri orari

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