«Eroi veri a Hollywood»
Emmerich e il kolossal sulla battaglia delle Midway: inno al coraggio, basta con i superpoteri dei fumetti
«L a guerra costringe la gente a combattere, mettendo persone normali di fronte a circostanze eccezionali. Trovo interessante esplorare queste situazioni, ed è questo che racconto in Midway». Midway è il nuovo film del regista Roland Emmerich, re degli incassi cinematografici per buona parte degli anni Novanta, grazie a thriller fantascientifici come Stargate (1994) e Independence Day
(1996); film catastrofici come Godzilla (1998) e, negli anni Duemila, The Day After Tomorrow – L’alba del giorno dopo e il sequel di Independence Day, Rigenerazione.
Con un cast all star ispirato a eroi americani come il pilota Dick Best (Ed Skrein), il generale Jimmy Doolittle (Aaron Eckhart), gli ammiragli Chester Nimitz (Woody Harrelson) e William «Bull» Halsey (Dennis Quaid), Midway, nelle nostre sale dal 28 novembre, racconta la vittoria degli Stati Uniti contro il Giappone. Vittoria che nel giugno ‘42 segna un punto di svolta nella Guerra del Pacifico dopo il devastante attacco a Pearl Harbour. «Più di vent’anni fa vidi un documentario sulle più grandi battaglie di guerra della storia — racconta il regista —. Al tempo stavo girando Godzilla, pensavo che Midway sarebbe stato il mio progetto successivo. Non andò così».
Persone normali di fronte a circostanze eccezionali: è dunque questo ciò che lega i suoi film?
«Sono situazioni che trovo molto interessanti. La guerra costringe le persone a combattere, il coraggio è in entrambi gli schieramenti. Il mio essere tedesco mi consente di vedere questo aspetto con maggior chiarezza, non
Sul set Roland Emmerich durante le riprese di «Midway». Il regista è nato a Stoccarda il 10 novembre 1955
amo i film di guerra che creano stereotipi, abbiamo cercato di rendere giustizia anche alla parte giapponese».
Perché pensa che oggi un film come «Midway» sia necessario?
«In tutto il mondo vedo la rinascita del nazionalismo, il risorgere del fascismo e credo sia necessario ricordare che essi hanno come conseguenza la guerra. O almeno ne furono
la causa 80 anni fa». Ha parlato di coraggio. Chi sono oggi gli eroi?
«Penso che oggi gli eroi siano coloro che si espongono a favore di un’idea. Come Greta Thunberg, la 16enne svedese impegnata nella battaglia al global warming».
Il suo «The Day After Tomorrow» mostrava in modo spettacolare le conseguenze catastrofiche del global warming. Cosa è cambiato?
«Tutto è peggiorato. Per me già allora non si trattava di fantascienza: i fatti alla base del film erano tutti reali. E non è inimmaginabile pensare che il cambiamento climatico possa causare un’altra guerra mondiale».
Gli eroi di «Midway» sono personaggi realmente esistiti. Cos’è il coraggio per lei? «Una virtù che ammiro in maniera assoluta, sia esso sociale o politico. Persone disposte a mettere la propria vita in gioco per la libertà, per la democrazia, per gli ideali in cui credono: è questo il motivo per cui ho realizzato Midway, volevo creare un monumento a individui veramente coraggiosi. Personalmente, posso essere parecchio audace nel girare un film, nella vita privata non lo sono altrettanto». Qual è tra i personaggi del film il suo preferito?
«Dick Best, per motivi legati alla mia famiglia. Uno zio che non ho mai conosciuto era pilota da caccia nella Luftwaffe. In qualche modo seguì la traiettoria di Best, che non poté più volare a causa delle ferite riportate nella battaglia». «Midway» è pieno di effetti
spettacolari coinvolgenti: parte del budget è uscito dalle sue tasche.
«La spettacolarità è in buona parte merito del CGI (le immagini generate al computer), il grosso problema di questo film è stato ricreare armi, divise, aerei. Ci sono voluti due anni di ricerche. Ogni opera originale è difficile da realizzare, sempre meno persone vanno al cinema e l’enorme ondata di supereroi non lascia spazio per molto altro. Ma è così che mi vedo, come uno che inventa le sue storie; far parte del franchise di qualcun altro non fa per me. Sono totalmente indipendente».
Nel suo prossimo film, «Moonfall», la Luna uscirà dalla sua orbita diretta verso la Terra...
«Da una decina di anni circa la Luna esercita su di me un fascino assoluto, il nostro satellite ha molti segreti che non siamo in grado di spiegare. Ma questo è tutto quello che posso rivelare ora».