Corriere della Sera

L’inter va in discesa

Il Toro perde subito Belotti per infortunio I nerazzurri volano con Lautaro e Lukaku Ansaldi non delude Brozovic puntuale

- DAL NOSTRO INVIATO Guido De Carolis Giampiero Timossi g. tim.

Raddoppio Stefan De Vrij, 27 anni, realizza il gol del 2-0 dopo il vantaggio di Lautaro Martinez (Afp)

TORINO La posizione non cambia, l’inter resta sotto alla Juventus, a dir la verità senza fare neppure un gran sforzo. La settima vittoria consecutiv­a in trasferta lascia la squadra di Antonio Conte a un’incollatur­a dai bianconeri, avanti di un solo punticino, e riscrive un altro record: era dal 195051, dai tempi di Aldo Olivieri, che i nerazzurri non partivano così bene dopo 13 giornate. Il cammino è lungo, l’allenatore però continua a gestire al meglio un’emergenza numerica e, almeno in campionato, senza passaggi a vuoto. Di questi tempi, un anno fa, la Juve aveva già un cospicuo margine, oggi sa di dover sudare per guadagnare il nono scudetto consecutiv­o. L’inter ha fame, non molla, puntuale continua a segnare a ogni incontro da inizio stagione e tiene la scia, minacciand­o sempre il sorpasso. Ha in Lukaku e Lautaro, di nuovo entrambi a segno, una coppia micidiale in grado di stordire e abbattere qualunque difesa. Una potenza quasi dispotica in attacco: i due hanno già segnato 16 volte in serie A.

Neanche il terreno zuppo di Torino rallenta la marcia dei nerazzurri, impregnati dei concetti del loro allenatore e capaci di capitalizz­are la minima distrazion­e avversaria. I granata di Mazzarri producono pochino, comunque non abbastanza per riprenders­i dai ceffoni rifilati da Lautaro e De Vrij in poco più di mezzora.

Dopo l’avvio ritardato di 10 minuti per problemi in curva Primavera tra tifosi nerazzurri e granata, il Torino paga a caro prezzo l’infortunio di Belotti, fatto fuori da una contusione al fianco sinistro e trasportat­o in ospedale. Un «Toro» scatenato in campo però rimane: è Lautaro. Mentre i difensori granata slittano nelle pozze, l’argentino fila in contropied­e e l’inter si ritrova in vantaggio in un amen. Schizzano via i nerazzurri favoriti dalle ripartenze, gioco in cui sono maestri. Se i granata non affogano subito è per due gran interventi di Sirigu su Barella e Lukaku. La squadra di Conte sa essere letale vittorie in trasferta su sette: un nuovo record per l’inter di Conte. I nerazzurri hanno segnato almeno un gol nelle prime 13 partite, un altro record negli avvii e mette una pietra sul match con il raddoppio di De Vrij. Lì il Torino un sussulto ce l’ha, ma trova Handanovic a murare la girata di De Silvestri e una deviazione a sporcare il tiro di Verdi.

Troppo poco per far male all’inter, colpita invece dalla sfortuna, perché in chiusura di primo tempo Conte perde anche Barella. Il ginocchio del centrocamp­ista si gira male, impensabil­e averlo per il match di mercoledì a Praga dove i nerazzurri si giocano una bella fetta del futuro in Champions League. La ripresa non esiste, l’inter costretta a mandare in campo Borja Valero, danza allegra sotto la pioggia dopo aver dilagato con Lukaku. Il Torino può solo portarsi via la sconfitta e i fischi dei suoi tifosi. 6,5 Sirigu Bravo sul colpo di testa di Lukaku e sul tiro di Barella. Fa il suo. 5 Izzo Bruciato sullo scatto da Lautaro-gol: rinvio corto di Sirigu e la difesa granata che avanza viene presa in «contropied­e». Il raddoppio arriva dalla sua zona di (video)sorveglian­za. Serata storta. 5,5 Nkoulou Anche lui si fa bruciare sul primo gol.

6 Bremer Pronti via, buon recupero su Lukaku. Ha personalit­à e la dimostra, sul 3-0 il passo del belga diventa però ipnotico.

6 De Silvestri Operoso, anche se il terreno non facilita controlli e cross. 6 Lukic Cresce, una partita dopo l’altra.

5,5 Baselli Buon argine iniziale, cede sotto il diluvio interista.

5 Meité Il gigante si nasconde.

6,5 Ansaldi Ci teneva a far bene, come sempre. Forse anche meglio, visto un passato da ex.

6 Verdi Finalmente lesto di gamba e veloce con le idee. s.v. Belotti Botta al costato dopo 5 minuti. Gomitata al fianco sinistro, va in ospedale per accertamen­ti.

5,5 Zaza Ha quasi una partita per dimostrare che sa ancora far gol. Lo sfiora, ma non basta.

5 Aina Entra per dare dinamismo, non ci riesce

5,5 Mazzarri Perde Belotti, perde pure una sfida che aveva preparato in fretta per gli impegni dei suoi Nazionali. Non sbaglia né uomini né atteggiame­nto o soluzione. Decidono prima gli episodi, poi la qualità avversaria. 6,5 Handanovic Istinto puro nel recupero del primo tempo, sul tocco ravvicinat­o di De Silvestri.

6 Godin Non ha grossi grattacapi

7 De Vrij Come un ponte sullo stretto, sbuca sulla sponda sinistra e fa 2-0. Puntuale in difesa, per lui la scuola olandese significa efficacia, senza fronzoli.

6,5 Skriniar Una roccia, di straordina­ria personalit­à. Ha 24 anni e margini di crescita incalcolab­ili.

6,5 D’ambrosio La coperta di Conte funziona. Parte lui, l’ex perché per darle c’è sempre tempo. Missione compiuta.

6,5 Vecino Bella palla in profondità che porta al primo gol nerazzurro. È suo il grimaldell­o che rompe l’equilibrio.

7 Brozovic Fa tante cose e bene. A ciclo continuo.

6,5 Barella Subito in partita, costretto a lasciare per una distorsion­e al ginocchio destro.

6,5 Biraghi Suo il sinistro che affetta l’area granata e regala l’assist a De Vrij.

7 Lukaku Immarcabil­e lo è davvero. Sotto la pioggia le colonne sembrano anche più belle.

7,5 Lautaro Martinez Sesta rete in campionato e assist. Esce tra gli applausi, meritati.

6 Borja Valero Risorge dalle acque torinesi, esordio in campionato.

7,5 Conte Coperti e poi straripant­i, precisi quasi chirurgica­mente. La macchina messa a punto sotto il diluvio vola: non sarà una ricetta universale, però funziona eccome.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy