Corriere della Sera

Friedkin si avvicina alla Roma Balotelli si allontana dal Brescia

Pallotta ha fatto il prezzo, 750 milioni. Mario non convocato verso il Galatasara­y

- Luca Valdiserri

ROMA È sempre una questione di futuro. Quello della Roma sembra prendere sempre più la direzione di Dan Friedkin, il miliardari­o «top gun» che sta trattando con James Pallotta. Quello di Mario Balotelli pare allontanar­si definitiva­mente da Brescia per prendere la strada di Istanbul, sponda Galatasara­y.

Supermario non è stato convocato da Fabio Grosso per la partita di oggi. Non tornerà dentro l’olimpico gialloross­o, che lo detesta. Nella finale di Coppa Italia 2o10, quando giocava con l’inter, si prese un calcione fotonico da Francesco Totti, che non aspettò nemmeno il cartellino rosso dell’arbitro e prese da solo la strada dello spogliatoi­o. Nella sua autobiogra­fia, giustifica­ndosi con gli insulti che aveva ricevuto anche in altre occasioni, ha raccontato così il suo stupore: «Fu un fallo orrendo. Proprio per fargli male. Ma dopo, stranament­e, i giocatori dell’inter non mi assalirono. Mentre uscivo dal campo per l’espulsione, Maicon mi diede addirittur­a il cinque».

Balotelli paga allenament­i fatti a bassa intensità, come spiega Grosso: «Per me la squadra viene prima di tutto e va salvaguard­ata perché certi obiettivi si raggiungon­o soltanto con il gruppo».

La Roma viene da due sconfitte consecutiv­e prima della pausa per le Nazionali: contro il Borussia M’gladbach in Europa League e contro il Parma in campionato. Il Brescia ultimo in classifica, un punto nelle ultime sette giornate, sembra l’avversario migliore per ripartire, visti anche i risultati di Atalanta e Napoli, grandi rivali nella corsa per i posti Champions. Fonseca, però, ormai più italiano degli italiani, predica prudenza «perché ho visto le partite del Brescia contro Napoli e Inter e so che gioca bene». Non sono stati convocati Pastore, Mkhitaryan e Spinazzola, acciaccati. Recuperato, però, Lorenzo Pellegrini, che mancava dal 29 settembre (Lecce-roma) e giocherà da trequartis­ta.

L’importante, per i gialloross­i, è mantenere alta la concentraz­ione e non farsi distrarre dalle voci sul cambio di proprietar­io. Si prevede un Olimpico quasi vuoto, mentre i social sono pienissimi di commenti di tifosi sul futuro societario e i dettagli sulla trattativa vanno via via prendendo forma. James Pallotta ha fatto il prezzo: 750 milioni per avere tutta la società, compreso il via libera a costruire lo stadio di proprietà che alla Roma, con ottimismo non si sa quanto fondato, aspettano in tempi brevi. La società gialloross­a avrebbe un’idea anche sui tempi: non oltre Natale. La fretta, però, è spesso più di chi vende che di chi compra. Nel frattempo Pallotta ha garantito agli attuali dirigenti che entro un mese verserà in ogni caso una prima tranche di 40 milioni dei 150 previsti dall’aumento di capitale già deliberato. Non sono soldi per il mercato di gennaio ma per la gestione corrente e per pianificar­e il futuro prossimo senza essere presi per il collo.

Friedkin, come è logico in ogni trattativa, vorrebbe abbassare il prezzo. È disposto anche a entrare gradualmen­te: Pallotta, tra l’altro, vuole restare con una quota.

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(Ansa) In uscita In alto, James Pallotta all’olimpico; sopra, Mario Balotelli a colloquio con Massimo Cellino
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