«Ecco la parcella». «Ho chiarito». Il match tra le Iene e il premier
Le «Iene» tornano a «mordere» il premier Giuseppe Conte, su quel concorso in cui diventò ordinario di diritto pubblico, grazie a una commissione nella quale sedeva anche il suo mentore Guido Alpa. Mostrano un documento a doppia firma Alpa-conte: un progetto di parcella da 26.830,15 euro in carta intestata a entrambi. E accusano il premier di mentire sulla circostanza che di Alpa prima del concorso sia stato solo coinquilino.
Un’accusa che spinge il premier a precisare: «Non è una fattura, ma un progetto di parcella: è ben possibile che due professionisti, autonomi ma coinquilini, e quindi dotati di una segreteria comune, abbiano emesso un unico progetto di parcella», spiega Conte. Ciò non preclude che «ciascun professionista emetta autonomamente e distintamente la propria fattura».
Ma per gli autori del servizio, la dimostrazione delle «menzogne» di Conte, oltre alla «parcella fumante», sarebbe l’evidenza che i due fossero al lavoro nello stesso studio in via Sardegna (e non in due diversi come sostenuto dal premier).
Il premier contrattacca postando su Facebook l’intervista rilasciata alle Iene: «all’epoca del concorso e anche successivamente non c’è mai stata un’associazione professionale, formale o anche solo sostanziale, tra il prof. Alpa e l’allora avv. Conte. Né tantomeno c’è mai stato un conto corrente unico o comunque utilizzato da entrambi». Conte sottolinea poi come «all’epoca del concorso (2002) il prof. Alpa aveva uno studio professionale associato con un avvocato genovese e comunque non avrebbe potuto avete due differenti studi associati e a conferma di quanto sopra non è mai esistita una partita Iva comune o anche solo un conto corrente cointestato o comunque utilizzato per proventi in comune».