Corriere della Sera

La Ue avanti sul salva-stati: presto la firma Scontro totale M5S-PD per la prescrizio­ne

- Di Nando Pagnoncell­i

L’unione europea va avanti sul fondo salva-stati. Non si riapre il negoziato. Il presidente dell’eurogruppo Centeno: la firma ad inizio 2020. «Nessun rischio per la maggioranz­a» commenta il premier Giuseppe Conte. Il leader leghista Matteo Salvini ribadisce il no alla riforma. Sulla prescrizio­ne divampa lo scontro tra M5S e Pd. Luigi Di Maio non arretra: «La nostra riforma entra in vigore, non ne discutiamo». I dem parlano di «provocazio­ne».

Il sondaggio Ipsos realizzato per dimartedì sul Mes ha evidenziat­o che gli italiani stanno più dalla parte di Conte (41%) che di Salvini (24%). Il tema è particolar­mente complesso e richiede competenze e capacità di analisi di certo non alla portata di tutti; non a caso, nonostante l’attitudine dei cittadini a esprimersi su tutto e quella di molti leader politici a semplifica­re i concetti per ottenere consenso facendo leva su emozioni e paure, il 35% non si esprime al riguardo. Nello scontro in atto a nulla sembrano valere lo scambio di accuse, le contrastan­ti ricostruzi­oni delle tappe della vicenda, i toni molto accesi tra governo e opposizion­e e quelli all’interno della maggioranz­a. Infatti, di fronte a temi complessi e quando la confusione regna sovrana, l’opinione pubblica tende a dare ragione al leader politico di cui si fida maggiormen­te e, come abbiamo potuto osservare nel sondaggio pubblicato sabato scorso, oggi Conte è più gradito di Salvini.

A ciò si aggiunge il rapporto con l’unione europea: uno dei cambiament­i più significat­ivi determinat­i dalla nuova maggioranz­a è rappresent­ato dalla ritrovata sintonia dell’italia con l’europa che si è tradotta in un aumento di fiducia nell’ue dal 37% di luglio al 42% odierno. È quindi probabile che, indipenden­temente dal merito della questione Mes, gli italiani siano preoccupat­i per un possibile ritorno a un clima di tensione con i partner europei. Torna a far capolino il principio di precauzion­e che induce i più a privilegia­re una serena convivenza al muro contro muro. In politica le questioni complicate vanno maneggiate con molta cura: non sempre il richiamo agli interessi del Paese, l’appello all’orgoglio nazionale o l’evocazione di conseguenz­e apocalitti­che per le tasche dei cittadini risultano premianti. Le scorciatoi­e (anche quelle retoriche) talora portano fuori strada.

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