Il gruppo italiano sul fuoristrada Grenadier. Carraro: grandi potenzialità di sviluppo
Da trattori ai fuoristrada. Il gruppo Carrara fa il salto di qualità nel settore dell’automotive firmando un accordo strategico di fornitura per 420 milioni di euro — con un orizzonte temporale di oltre 10 anni — con Ineos, gruppo che produrrà il nuovo fuoristrada Grenadier. Il quattro per quattro sarà sul mercato a partire dal 2021 e monterà il sistema di trasmissione Carraro. In questo modo il gruppo di Campodarsego, in provincia di Padova, avrà l’opportunità di incrementare in modo sensibile i volumi di vendita.
Per quanto riguarda la parte motoristica, Bmw sarà il partner di riferimento. Il veicolo, a trazione integrale permanente e concepito per essere efficiente anche nelle condizioni più estreme, sarà prodotto in Inghilterra all’interno di uno stabilimento in costruzione a Bridgend, nel Galles meridionale, e occuperà
Uno stabilimento Carraro. Il gruppo fornirà i sistemi di trasmissione al nuovo fuoristrada Grenadier a regime fino a 500 persone. Alla finalizzazione del progetto Grenadier, sta lavorando un team interfunzionale che comprende oltre 200 ingegneri presso il centro Ineos di Stoccarda.
Ieri la diffusione della notizia ha provocato una crescita in Borsa delle quotazioni del gruppo superiore al 14%. «Evidentemente quello che abbiamo dato oggi è il segnale che il mercato stava aspettando — commenta all’altro capo del filo Enrico Carraro —. Il nostro core business sono i sistemi di trasmissione per trattori e macchine movimento terra. Da tempo stavamo pensando di utilizzare il nostro know how per passare in settori attigui. Ineos ci ha dato l’occasione giusta».
Il gruppo ha iniziato a lavorare a questa opportunità di business un anno fa. «La capacità di offrire un prodotto non solo di qualità ma anche su misura delle esigenze del nostro cliente è stata vincente e ci ha permesso di prevalere anche sulla concorrenza straniera».
Ineos è un gruppo da 60 miliardi di dollari di fatturato attivo in diversi settori oltre all’automotive. Il nuovo fuoristrada sarà un prodotto di nicchia, si parla di 20-30 mila veicoli all’anno.
Ora, per il gruppo Carraro, il futuro è legato alla transizione verso l’elettrico. «Non a caso abbiamo investito 100 milioni in 10 anni in ricerca e innovazione — racconta Carraro —. Con l’auto elettrica cambiano anche i sistemi di trasmissione. Abbiamo già presentato soluzioni da applicare su larga scala nei prossimi anni».
● Dopo la crisi del 2008 il gruppo ha affrontato una fase di riorganizzazione. Nel 2018 ha superato i 3.200 dipendenti e i 600 milioni di fatturato