Corriere della Sera

Federico Moccia: «Ecco la mia storia scritta con otto lettori»

Esce oggi per Sem «La ragazza di Roma Nord» alla cui stesura hanno contribuit­o anche i vincitori di un concorso indetto dall’autore

- Di Jessica Chia

«Ti aspetto, ragazza di Roma Nord». Lo striscione è esposto nella sala d’aspetto della stazione di Santa Maria Novella a Firenze. Simone, vent’anni, romano, spera così di poter attirare l’attenzione di quella sconosciut­a incontrata su un treno. Ma per rintraccia­rla ha pochi elementi: si sono promessi di non raccontars­i niente l’uno dell’altra. Ma il gesto d’amore di Simone non passa inosservat­o: presto il suo diventa un caso mediatico, postato sui social da passanti e viaggiator­i che si fermano a conoscerlo, vogliono raccontarg­li le loro storie.

Esce oggi per Sem La ragazza di Roma Nord, il nuovo romanzo di Federico Moccia, frutto di un curioso progetto editoriale.

Alla stesura del volume hanno contribuit­o otto potenziali autori, scelti da un concorso lanciato lo scorso luglio dall’autore di Tre metri sopra il cielo (Feltrinell­i), Il cantiere delle storie. Alla proposta hanno risposto quasi mille persone, ma solo otto — tra i 18 e i 62 anni — sono entrati nel «cantiere» di Moccia: Antonietta Cantiello, Fabio Castano, Federica Costabile, Loredana Costantini, Gian Carlo Lisi, Rebecca Puliti, Noemi Scagliarin­i, Michela Zanarella. I loro testi fanno ora parte de La ragazza di Roma Nord, e prendono forma attraverso le persone che alla stazione si fermano a parlare con Simone: «Questo mi piace del progetto — spiega Moccia al “Corriere” —: il loro contributo è inserito nel racconto, volevo farli convivere con il personaggi­o, farli incontrare».

I temi emersi sono eterogenei tra di loro: «Non c’è un denominato­re comune tra i lavori scelti — continua l’autore — se non delle sensazioni di vita, emozioni, dolori silenziosi. Per esempio, mi ha colpito il testo di Rebecca, la vincitrice più giovane, costruito con frasi molto brevi: una capacità moderna di fotografar­e una storia con pochi tratti, estrema chiarezza e profondità».

Il libro è stato presentato nella sede milanese della casa editrice, dove è intervenut­o il direttore editoriale di Sem, Antonio Riccardi: «La storia di Federico si svolge in un arco narrativo teso, molto forte e battente, con dialoghi che hanno una presa diretta reale». Prosegue lo scrittore romano: «La comunità che ha risposto al progetto non era formata solo dai miei lettori, ma anche da chi è stato attratto dal “cantiere”. Questo ha permesso loro anche di essere pubblicati in una situazione già solida». E sul modo di lavorare sui suoi personaggi: «Quando scrivo è quasi come interpreta­re un ruolo d’attore, entro nel personaggi­o che creo, lo immagino in ogni aspetto: per me è come una trasposizi­one».

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Federico Moccia (foto di Virginia Farneti / Lapresse) è nato a Roma nel 1963. Nel 1992 il suo primo romanzo, Tre metri sopra il cielo, inizia a circolare in fotocopia; lo pubblicher­à nel 2004 Feltrinell­i, anno in cui diventa anche un film (regia di Luca Lucini). I suoi libri sono tradotti in oltre 15 Paesi
Pagine e film Federico Moccia (foto di Virginia Farneti / Lapresse) è nato a Roma nel 1963. Nel 1992 il suo primo romanzo, Tre metri sopra il cielo, inizia a circolare in fotocopia; lo pubblicher­à nel 2004 Feltrinell­i, anno in cui diventa anche un film (regia di Luca Lucini). I suoi libri sono tradotti in oltre 15 Paesi

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