Manovra, scontro sulle tasse
Conte sull’ilva: no al piano Mittal. Salva-stati, parla Dombrovskis: l’automatismo? Mai esistito Italia viva: no alle misure su plastica e zucchero. Salta l’intesa. Oggi nuovo vertice
Nulla di fatto al vertice di maggioranza, motivo dello scontro le tasse. Italia viva contraria all’imposta sulla plastica. Oggi nuovo incontro. Il premier Giuseppe Conte dice no al piano di Arcelormittal che ha chiesto 4.700 esuberi per poter proseguire l’attività . Ora però si va avanti a trattare. Anche perché incombe la scadenza del 20 dicembre, con l’udienza al Tribunale di Milano sulla causa civile tra commissari straordinari e azienda. «Sul salva-stati non mi aspettavo questa reazione dell’italia — dice in un’intervista al Corriere il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis — l’automatismo? Mai esistito».
Ennesimo vertice di maggioranza, ieri sera a Palazzo Chigi, per ricomporre i litigi sulla manovra di Bilancio all’esame del Senato. Ed ennesimo nulla di fatto. Inevitabile che l’agenzia di rating Fitch osservi come la durata del governo sia a rischio per le continue tensioni tra 5 Stelle e Pd. Cui ieri si sono aggiunte quelle con Italia viva.
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è stato infatti costretto a convocare la maggioranza dopo che Italia viva di Matteo Renzi ha abbandonato i lavori della commissione e presentato dei subemendamenti al maxiemendamento del governo con l’obiettivo di azzerare le nuove tasse (plastic tax, sugar tax e stretta sulle auto aziendali) non accontentandosi della mezza marcia indietro già offerta dal governo (se queste tasse restano si rischiano 5 mila licenziamenti nei settori colpiti, sostiene Renzi). Ma se l’esecutivo accogliesse la richiesta di Iv, dovrebbe rinunciare al gettito residuo: 5-600 milioni solo nel 2020. Iv propone coperture strutturali che attingono anche ai fondi per il Reddito di cittadinanza: una provocazione per i 5 Stelle. Il vertice è stato aggiornato a oggi. Conte, riferiscono a Palazzo Chigi, «ha chiesto alle strutture del ministero dell’economia di fare un ulteriore sforzo». Si ragiona su un possibile rinvio dell’entrata in vigore della plastic tax. Trovata la soluzione, in commissione al Senato si dovrebbe cominciare a votare. Il ddl di Bilancio è atteso lunedì nell’aula, dove il governo chiederà il voto di fiducia. Sarà il secondo, dopo quello ottenuto ieri (con 310 sì e 199 no) su l’altro pezzo della manovra: il decreto legge fiscale, che deve essere convertito entro il 25 dicembre.
Il decreto legge fiscale è stato corretto in numerosi punti alla Camera rispetto al testo iniziale del governo. C’è l’ampliamento della legge Bersani per l’assicurazione Rc auto, con tutti i mezzi posseduti in famiglia che potranno beneficiare, dal rinnovo della polizza, della classe di merito più favorevole senza distinzioni tra auto e moto. Slitta invece a luglio 2020 il debutto della lotteria degli scontrini mentre sono saltate le multe per i commercianti che non si dotino del Pos. Ci sarà tempo fino al 30 settembre per presentare il 730. Scende al 5% l’iva sugli assorbenti biodegradabili. Sono saltati invece gli incentivi per l’airbag sulle moto, ma potrebbero essere recuperati nel ddl di Bilancio.