Uccide il ladro «Pensavo solo di spaventarlo»
Il caso nel Bolognese, l’arma usata all’alba dalla finestra. L’uomo è indagato per omicidio
Il custode di una villa nel Bolognese spara e uccide un ladro. La vittima è stata colpita alla schiena. Esplosi cinque colpi. Il custode ha sparato prima da una finestra e poi da un’altra nel tentativo di allontanare i ladri che stavano per entrare nella dépendance della villa, dove abita con la moglie. La vittima fino alla tarda serata di ieri non era ancora stata identificata. La telecamera di un’azienda confinante con il podere ha inquadrato un gruppo di sei giovani che nella notte avrebbe tentato un altro furto. Divampa la polemica politica sulla legittima difesa.
Il VALSAMOGGIA (BOLOGNA) trambusto improvviso, il buio, lo spavento. Ieri mattina il sessantottenne Stefano Natalini si è svegliato di soprassalto nel podere che custodisce da molti anni, nelle campagne di Bazzano, ai piedi dei Colli bolognesi. Ha preso così la calibro 38, regolarmente denunciata, e si è affacciato alla finestrella del primo piano e lì ha iniziato a sparare nel tentativo di allontanare i ladri che stavano per entrare nella dépendance della villa padronale, dove abita da molti anni con la moglie. Poi ha aperto una seconda finestra e ha esploso altri colpi. In tutto ne hanno contati cinque. Fino a che è tornato il silenzio. Sceso di corsa ad accertarsi di aver messo in fuga i ladri, si è però trovato di fronte qualcosa che non avrebbe mai voluto vedere: il corpo di un uomo steso a terra. Era giovane ed era morto. L’aveva colpito. La moglie Stefania, moldava di 55 anni, ha chiamato subito i carabinieri. «Correte, abbiamo sentito dei ladri, mio marito ha sparato, siamo usciti e abbiamo trovato un uomo a terra».
Ore 5.10 del mattino. Nella Valle del Samoggia spuntavano le prime luci dell’alba e per i coniugi Natalini iniziava la giornata più nera. Da ieri il custode è indagato per l’«ipotesi temporanea» di omicidio preterintenzionale. Secondo gli uomini del maggiore Stefano Polio il giovane sarebbe stato colpito alla schiena e non era dentro l’abitazione, seppure fosse all’interno del podere. «Ha sparato da una ventina di metri», spiega un investigatore. Ma non voleva uccidere e su questo pare che tutti concordino. Quanto alla vittima, fino alla tarda serata di ieri non era stata identificata. La telecamera di un’azienda confinante con il podere ha inquadrato un gruppo di sei giovani che nella notte avrebbe tentato un altro furto. Con le elezioni alle porte, inevitabili le reazioni politiche. La candidata del centrodestra alla presidenza dell’emiliaromagna, la senatrice leghista Lucia Borgonzoni, l’ha detto chiaro: «È un dramma ma io sto con chi si difende».