Corriere della Sera

Mattarella grazia Bossi per l’insulto a Napolitano

Il provvedime­nto di Mattarella. Il fondatore della Lega: ringrazio i due capi di Stato e la magistratu­ra

- di Fabrizio Caccia

ROMA «Nessun motivo di risentimen­to nei confronti del condannato», ha fatto sapere il presidente emerito Giorgio Napolitano, a distanza di quasi 8 anni dalle offese subìte. Così, il capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha firmato ieri il provvedime­nto di grazia (articolo 87, comma 11 della Costituzio­ne) per il Senatùr Umberto Bossi, 78 anni, condannato in via definitiva dalla Cassazione nel settembre 2018 a un anno e 15 giorni di reclusione (e 2 mila euro di ammenda) per aver dato del «terùn» a Napolitano dal palco della «Berghem Frecc», la più famosa festa invernale della Lega Nord. Era il 29 dicembre del 2011. Ora, dalla casa di Gemonio, il fondatore e presidente «a vita» della Lega, senatore tuttora in carica (fu eletto per la prima volta nel 1987) esprime la sua soddisfazi­one: «Sono molto contento. Ringrazio Mattarella e Napolitano. Ringrazio anche la magistratu­ra di sorveglian­za di Brescia che, nelle more del provvedime­nto di grazia, mi aveva autorizzat­o a svolgere le mie funzioni di parlamenta­re». Si chiama vilipendio: l’offesa all’onore e al prestigio del presidente della Repubblica (articolo 278 del codice penale). In primo grado, nel 2015, Bossi fu condannato a 18 mesi dal tribunale di Bergamo. Quel 29 dicembre 2011, sul palco di Albino, tuonò contro l’allora presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per aver organizzat­o le celebrazio­ni del 150esimo dell’unità d’italia. «D’altra parte — disse, con voluto riferiment­o alle origini del capo dello Stato — nomen omen: Napolitano...». Dalla folla allora si levò il grido «terrone». E lui, ironico: «Non lo sapevo che era un terùn...», facendo seguire il gesto delle corna. Ma il provvedime­nto di clemenza ora estingue la pena. «Grazie Mattarella, a nome di tutti gli amici veri di Umberto Bossi», il tweet in serata di Roberto Maroni, che quel giorno era sul palco con lui.

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