Il casale Garagnani, tre sorelle nobili e Beatrice sposata con Ferragamo
«Certo che lo conoscevo il custode, una persona squisita», dice Beatrice Garagnani, una delle tre sorelle ereditarie di Villa Gessa. Che, assieme alla sorella Francesca (dopo le divisione la vera proprietaria della villa), vive a Firenze, ma ha trascorso nella dimora estiva della famiglia anni indimenticabili soprattutto da bambina, giocando nel parco e nascondendosi con le sorelle nelle stanze nobili, nelle scuderie e nella dépendance.
Elena, Francesca, Beatrice. Tre sorelle, un cognome importante: Garagnani, famiglia nobiliare originaria del Parmense poi stabilitasi a Bologna, tra Crespellano e Bazzano. La villa oggi è abitata dalla proprietaria Francesca, architetto a Firenze assieme al marito, solo in estate. È lei ad averne ereditato la proprietà. Ma è la sorella, un matrimonio con l’imprenditore Leonardo Ferragamo, figlio di Salvatore fondatore dell’omonima maison della moda, a parlare, se pur con poche frasi, di quella casa che per anni è stata uno dei simboli della blasonata famiglia. E, alla domanda se la famiglia avesse subito altri tentativi di furti, Beatrice risponde decisa: «Purtroppo la zona è soggetta a malavita...».
A vigilare sull’imponente edificio nobiliare di stile neoclassico il custode che viveva in una dépendance insieme alla moglie. Era lui a prendersi cura del giardino, a pulire la piscina, far prendere aria agli immensi ambienti quando i signori conti erano assenti. I conti Garagnani, un tempo detti «i biondi», sono discendenti di Ferdinando, podestà di Bazzano, che in epoca risorgimentale scelse di rimanere fedele alla Chiesa e a Pio IX, mentre il cugino Raffaele, marchese, seguì il neonato Regno d’italia. Villa Gessa è una costruzione neoclassica preceduta da un lungo viale alberato di accesso, da via Cassiola, situata tra Muffa e Monteveglio. Un tempo era villa Scagliarini e ospitava per le ferie estive il commediografo e poeta dialettale Alfredo Testoni (1859-1931).
Delle contesse Garagnani, tre bellezze statuarie dagli occhi di ghiaccio anche oggi che hanno superato la soglia dei 50, solo Elena è rimasta a vivere a Bologna. Francesca, proprietaria di villa Gessa, ha fondato con il marito Carlo Ludovico Poccianti lo studio di architettura Archflorence a Firenze.
Ma è Beatrice ad aver fatto parlare più delle altre sorelle i giornali quando nel 1988 decise di sposarsi a ventuno anni con Leonardo Ferragamo, allora un super scapolone trentacinquenne, rampollo della grande dinastia di stilisti. Le cronache rosa conservano ancora memoria di quel matrimonio che fu celebrato alla fine degli anni Ottanta proprio nella cappella bolognese della famiglia Garagnani, famosa per la discendenza nobiliare e per le numerose ville e castelli di proprietà in Valsamoggia.
Beatrice fu descritta come «una contessa dalla svettante bellezza da un metro e ottanta» che aveva lavorato come modella a Los Angeles per Grazia e Nonsolomoda e «subito ricondotta nei solidi binari di un matrimonio rigorosamente tradizionale e volutamente dimesso, dunque molto chic». In chiesa «solo» trecento invitati e letture dal Cantico dei Cantici scelte dalla sposa. «Se uno desse tutte le ricchezze della sua casa in cambio dell’amore, non ne avrebbe che dispregio…».