Corriere della Sera

«Mio figlio Pierluigi mi ha fatto crescere. Grazie»

- Mamma

Noi madri cerchiamo di insegnare al meglio ai nostri figli, come è naturale che sia, il senso del rispetto, l’educazione, le varie sfaccettat­ure dell’amore. Ora però è successo che tutto si è capovolto. Mio figlio Pierluigi, colpito da una malattia importante, è diventato un insegnante e io una sua alunna. Ha messo ancor più in risalto cosa vuol dire volersi bene, contare sulle proprie radici e sulla propria famiglia; ha incoraggia­to il vicino di letto ammalato anche lui, non ha mai inveito contro il destino, ha avuto un sorriso per tutti. Di fronte a tanta gentilezza di cuore, di fronte a lui, io mi sono sentita piccola piccola. Mi ha insegnato a migliorarm­i, a valutare meglio l’importanza dei fatti, a capire che quando nasce un bambino, il suo bambino, mentre sta come un Cristo in croce nel letto di un ospedale e sorride da lontano, quel bambino ti ha rubato il cuore per sempre, che non è scontata la delicatezz­a di animo e che chi te la regala deve avere per sempre la nostra gratitudin­e, che ci sono medici che raschiano le ore dal loro giorno pur di aiutarti a guarire, che se qualcuno svela la propria indifferen­za a questo dolore e ti impone quasi di far finta di non conoscerla, ebbene questo aiuta a rompere i rami secchi. Una madre spesso vede il positivo di un figlio anche quando non c’è, ma io sono orgogliosa che Pierluigi sia così.

Ogni venerdì pubblicher­emo in questa pagina una lettera o una storia d’amore

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