Il sì della Camera alla giornata dedicata al genio L’ipotesi 25 marzo
La proposta del «Corriere»
Il 4 novembre alla Camera dei Deputati si è tenuta una discussione sulla mozione di Michele Nitti (M5S) e di Flavia Piccoli Nardelli (Pd) per l’istituzione del Dantedì. La risoluzione è stata accolta all’unanimità e toccherà ora ai ministeri interessati (Istruzione, Beni culturali, Esteri) avviare un disegno di legge al riguardo. La proposta è stata lanciata in aprile da Paolo Di Stefano sul «Corriere della Sera» raccogliendo l’adesione di tutte le istituzioni dantesche, compreso il Comitato per le celebrazioni del 700° della morte, che cadrà nel 2021, ma anche centri di studio ed enti locali e regionali.
A favore del Dantedì si sono espressi anche i ministri Enzo Moavero Milanesi del governo Conte 1 e Dario Franceschini del Conte bis. La sottosegretaria del Miur Lucia Azzolina, oltre a manifestare il suo personale entusiasmo per la proposta, annuncia che il Dantedì sarà oggetto di una prossima riunione del Ministero. Naturalmente, la giornata dantesca non può prescindere dalla partecipazione delle scuole e dovrebbe dunque collocarsi in una fase centrale del calendario scolastico (la proposta che ha accolto maggiore consenso è il 25 marzo, ritenuta come la data di inizio del viaggio ultramondano). Tra le iniziative previste dal Miur per il 2021, Azzolina segnala che le Olimpiadi della lingua italiana avranno seminari a latere su Dante, cui sarà dedicata la notte bianca dei licei, mentre saranno banditi concorsi per progetti danteschi negli istituti intitolati all’alighieri.
L’onorevole Nitti, che ha avviato la mozione, tiene a sottolineare il ruolo della scuola nella giornata dantesca: «Il Dantedì, oltre a essere una festa diffusa ovunque in nome del Sommo Poeta, deve avere come protagonisti tutti gli istituti scolastici di ogni grado e prevedere una preparazione adeguata». Tra le iniziative suggerite da Nitti per il Dantedì c’è la lettura di un canto nell’aula di Montecitorio e l’auspicio che la Rai dedichi uno spazio quotidiano del palinsesto alla lettura integrale della Commedia come è avvenuto in passato con la Bibbia. Anche il presidente del Consiglio nazionale svizzero ha dichiarato l’adesione al Dantedì. (r. c.)