Un’accelerata per allungare
Una vittoria contro la Roma può lanciare i nerazzurri a +4 sulla Juve
MILANO La situazione è nuova, l’emozione alta, la chance va capitalizzata da tutti a tutti i costi. L’inter fresca capolista è a un bivio cruciale della stagione. A San Siro riceve una Roma in formissima, reduce da cinque vittorie nelle ultime sei partite e decisa a consolidare la posizione Champions. I nerazzurri però viaggiano a velocità incredibile e, dopo aver messo in fila cinque successi, con un’altra sgasata potrebbero momentaneamente staccare di quattro punti la Juventus, impegnata domani all’olimpico con la Lazio, e fiondarsi così verso il match da dentro o fuori di martedì in Champions con il Barcellona. La classifica è signora e padrona di una partita dove il passato s’intreccia con il presente e anche con il futuro.
Antonio Conte aspetta con ansia l’arrivo di Babbo Natale, «perché dobbiamo tenere duro fino alla sosta, tenendo il petto in fuori, stringendo i denti e incrociando le dita». L’inter massacrata dagli infortuni è ormai temprata mentalmente per viaggiare in emergenza, anzi sembra quasi diventare più forte nelle difficoltà. A centrocampo i reduci rimasti sono appena tre: Vecino, Brozovic e Borja Valero. La sosta di Natale è ancora lontana, «inutile piangersi addosso» sottolinea l’allenatore nerazzurro, in attesa della pausa non solo per recuperare Sensi, Barella e Sanchez, ma pure per scartare i regali (Vidal e Kulusevski per primi) che l’ad Beppe Marotta sta provando a impacchettare.
Inter-roma però è anche quel che poteva essere e non è stato, storie d’amore mai consumate. Edin Dzeko, recuperato e pronto a guidare l’attacco giallorosso, contro il tecnico che avrebbe potuto allenarlo alla Roma, lo avrebbe voluto all’inter e invece stasera se lo ritrova contro. «Sì, è vero, Totti mi aveva chiamato e illustrato un po’ la situazione. Ho fatto delle valutazioni, non ho sentito che era il momento giusto e ho declinato l’offerta, in maniera molto rispettosa. Roma è una grandissima
La sfida Lautaro Martinez,
2 anni, ha segnato in campionato 8 gol e altri
5 in Champions League. Edin Dzeko, 33 anni, in serie A ha realizzato 6 reti, più altre 2 in Europa League
(Ansa, Lapresse) piazza e un giorno me l’augurerei, è un’esperienza incredibile», racconta Conte. Quel rifiuto aprì la strada a Paulo Fonseca, «bravo a portare la sua idea e a modellarla, sta facendo bene», il complimento dell’ex c.t. al collega.
«Per me è un onore se alla Roma hanno pensato a Conte e poi a me», replica Fonseca. «È un grandissimo allenatore, l’inter ha un’idea di gioco molto particolare, dinamiche tattiche interessanti, sicuramente sarà una partita difficile», aggiunge il portoghese.
Un match da interpretare con attenzione e in cui i due attacchi saranno sotto osservazione. L’inter è sempre andata in gol in tutte le gare della stagione e poggia sulla coppia Lukaku-lautaro, spinta dall’entusiasmo e gonfiata da numeri mostruosi: 24 reti in due tra serie A e coppa. La Roma gira attorno a Dzeko, ha recuperato una freccia importante come Mkhitaryan e ha nell’ex Zaniolo un’arma letale. Di rimpianti però non vive l’inter. Qualche rammarico per la cessione di Zaniolo resta, nessuno per la partenza di Nainggolan. «Ho grande affetto per Radja, lo volevo al Chelsea, però andare a Cagliari è stata la scelta migliore. Se non è all’inter deve domandarsi il perché», rimarca infine Conte.
Il passato però è un ricordo sbiadito, il presente un impegno pressante, da superare con un’accelerata per inserire così la sesta (vittoria) e continuare la marcia da scudetto.
Conte Totti mi voleva alla Roma, ma non era il momento giusto. È una piazza che mi augurerei in futuro
Fonseca Per me è un onore se alla Roma hanno pensato a Conte e poi a me: lui è davvero un grande allenatore