La strage silenziosa dei pedoni Due vittime al giorno
Ècome se ogni anno scomparisse un piccolo comune della provincia italiana. Non a causa di un improvviso terremoto ma di incidenti stradali che coinvolgono i pedoni: sono 609 i lenzuoli bianchi stesi sulle strade nel 2018. Un dato, secondo il rapporto Aciistat, in leggera crescita (+1,5%) rispetto al 2017. In media ci sono state due vittime ogni giorno. L’aumento dei morti ha riguardato anche i ciclomotoristi (108; +17,4%) e, in tutto, gli utenti vulnerabili (pedoni, ciclisti e motociclisti) rappresentano circa il 50% dei decessi (1.621 su 3.325). «Bisogna aiutare gli utenti deboli nel percorso cittadino — dice Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’automobile Club d’italia — con strisce pedonali sempre visibili di giorno e di notte con accorgimenti come luci a Led. La mancata vista del passante e l’omessa precedenza provoca più morti e feriti. Il problema è grave per tutto il Paese». L’UE impone agli Stati membri una riduzione del 50% delle vittime entro il 2020. «Obiettivo irraggiungibile — conclude Sticchi Damiani —, per questo la sicurezza stradale deve tornare ad essere una priorità: servono corsi di aggiornamento o di guida sicura: se da una parte l’età delle vittime è aumentata, dall’altra i giovani si confermano la categoria più a rischio». Anche il 2019 non è cominciato bene: nei primi sei mesi si stima che le vittime siano state 1.505 (+1,3% sul 2018). Un problema che grava anche sui bilanci dello Stato: i costi sociali ammontano all’1% del Pil.