La famiglia che (ogni anno) festeggia il Natale con i senzatetto
«Gentilezza» e «cura», «famiglia» e «condivisione», «tradizione» e «dono». Sono parole che potremmo definire sorridenti. Ma anche apparentemente fuori moda, di questi tempi. Spesso soppiantate nel flusso del discorso contemporaneo da altri termini più rumorosi, duri, cinici. Per questo invece sono state scelte come cuore del numero natalizio di Buone Notizie, il settimanale del Corriere in edicola domani come ogni martedì gratis con il quotidiano. Alcune tra le firme più prestigiose del Corriere —
Dacia Maraini e Paolo Di Stefano, Isabello Bossi Fedrigotti e Vivian Lamarque, Beppe Severgnini e Aldo Cazzullo — hanno così affrontato l’impresa di ripescarle e rimetterle in primo piano, quelle parole. Perché sono le parole a formare i pensieri. E le parole positive è importante usarle, affinché non si estinguano portando via con sé anche i pensieri corrispondenti: come scrive Dacia Maraini «chi conosce la gentilezza sta meglio di chi si dedica all’odio, sentimento che avvelena prima di tutto chi lo prova».
Un riscontro concreto è contenuto del resto nelle storie che anche questa settimana Buone Notizie ha selezionato. Come quella della famiglia Marcon (padre, madre, cinque figli) che anche quest’anno festeggerà il Natale con i senzatetto di Torino: ai quali i Marcon portano ogni settimana il loro carico di solidarietà stipato in un intero baule di macchina.
Un augurio di Natale sotto forma di appello a «recuperare la razionalità» arriva invece da Piero Angela a cui Buone Notizie di domani dedica due
Il numero
● «Buone Notizie» è l’inserto settimanale del «Corriere della Sera» dedicato al mondo del sociale e del volontariato
● Lo trovate in edicola tutti i martedì allegato al quotidiano gratuitamente pagine di intervista: «Il problema — dice il decano dei giornalisti scientifici non solo italiani — non sono i problemi ma i comportamenti. Un motivo di speranza può nascere dal moltiplicarsi dei volontari: sette milioni di persone che in Italia dedicano energie e tempo a migliorare le cose sono un bel segnale». In questa direzione peraltro va anche il moltiplicarsi della filantropia nelle aziende. E infatti è il tema dell’inchiesta della settimana.