INTERVENTI E REPLICHE
La precisazione di Data Stampa
Con riferimento all’articolo del 7 dicembre sul Corriere della Sera, «Pirateria digitale, necessario tutelare informazione e lettori», della cui maggiore obiettività rispetto a quanto pubblicato dalle testate dei Gruppi Repubblica e Messaggero vi diamo atto, Data Stampa precisa di aver fornito alcuni quotidiani sulle App dei clienti solo in presenza di abbonamento sottoscritto dal cliente ovvero per esso da Data Stampa. La consultazione su App è blindata da credenziali personalizzate, non cedibili a terzi. Per la sottoscrizione di abbonamenti ai quotidiani consultati su App, Data Stampa agli editori corrisponde oltre 200.000 euro l’anno per i soli 40 dei circa 420 abbonati che l’hanno chiesto; in molte gare della PA il capitolato prevede espressamente la fornitura dei pdf dei giornali da parte dell’affidatario, e da ciò si deduce la generale convinzione che tale fornitura è fatta legittimamente, come legittima è stata dichiarata l’attività di rassegna stampa con sentenze del Tribunale e della Corte d’appello di Roma, che hanno rigettato la domanda di inibitoria proposta dalla Fieg. Il nostro atteggiamento è sempre stato improntato all’apertura e alla ricerca del dialogo con gli editori, che non si è mai concretizzato a causa delle loro eccessive richieste economiche. Non sappiamo inoltre come i giornalisti abbiano potuto avere notizia di un’indagine a carico di Data Stampa quando neppure gli amministratori della nostra società hanno avuto accesso a tali informazioni. È chiaro che la virulenta iniziativa diffamatoria intrapresa nei giorni scorsi troverà adeguata risposta in sede giudiziaria per i danni reputazionali e patrimoniali che ne potrebbero derivare.
Massimo Scambelluri, presidente di Data Stampa srl
Grazie a chi pulisce dopo la movida
Ho 82 anni, sono cresciuta in via Moscova, a Milano. Grazie a esercenti e portinai che mi permettono di andare a fare la spesa la mattina in largo la Foppa, trovando marciapiedi puliti e ancora grondanti di acqua. Mi spiego?
Una cittadina indignata