Rapina sala slot con la spranga: ucciso il titolare
LEGNAGO (VERONA) È stato preso a sprangate per l’incasso della serata, circa tremila euro, e poi lasciato agonizzante nel suo locale. A trovarlo riverso sul pavimento della sala scommesse di cui era titolare a Legnago è stata, nella tarda serata di domenica, la figlia della socia con cui abitava nella stessa palazzina nel centro del paese. Immediati i soccorsi ma per Mario Piozzi, 59 anni, originario del Bresciano e da tempo residente in provincia di Verona, non c’è stato nulla da fare: è morto una volta arrivato in ospedale. I carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Verona, che indagano sul delitto insieme ai militari della compagnia di Legnago, stanno analizzando le immagini del sistema di videosorveglianza. Tutte le piste sono al momento aperte, dalla rapina finita nel sangue alla vendetta personale. Gli inquirenti sono tuttavia inclini a pensare che la vittima conoscesse bene il suo assassino, forse un cliente abituale. Il presunto rapinatore, a volto coperto, si è infatti introdotto nella sala slot facendosi aprire proprio dalla vittima la porta secondaria, opportunamente al riparo dal via vai della trafficata strada su cui affacciano le vetrine del locale. Una volta trovatosi di fronte il titolare, lo ha colpito violentemente con un bastone o con una spranga, anche quando questi era ormai a terra, per poi rubare i contanti ancora in cassa e fuggire. «Era un gran lavoratore — racconta Paola Corradini, proprietaria del locale gestito da Mario Piozzi —. Si spaccava la schiena. Faceva il doppio lavoro. Lasciavo perdere quando era in ritardo con i pagamenti. Lo sapevano tutti che quella sala slot era in deficit; non capisco proprio quelli che hanno fatto la rapina cosa cercassero».