Un aiuto subito, generatori e motopompe per Venezia
Chiusa la raccolta fondi di «Corriere» e «Tg La7». Grazie di Brugnaro. Mentana: «I soldi a Pellestrina»
La somma esatta è di 890.399 euro a cui si aggiungeranno le donazioni arrivate nelle ultime ore. È il risultato di «Un aiuto subito», la raccolta di solidarietà (chiusa ieri) promossa da Corriere e Tg La7 per Venezia, martoriata dall’acqua alta che il 12 novembre scorso raggiunse il picco di 187 centimetri. Oltre un miliardo di euro i danni, tra devastazioni e ripercussioni indirette come il calo dei turisti e la chiusura temporanea di aziende e negozi. Il cospicuo «assegno» già da oggi sarà nelle disponibilità del sindaco Luigi Brugnaro che il governo ha nominato commissario straordinario all’emergenza. L’adesione alla sottoscrizione da subito ha mostrato numeri imponenti, impennandosi ogni giorno, dopo il via organizzato il 14 novembre con circa 22 mila euro. Brugnaro, dopo aver saputo del conteggio conclusivo, ieri sera in un video ha ringraziato commosso tutti coloro che hanno aderito alla raccolta «invitandoli, adesso, a Venezia».
La somma sarà impiegata, praticamente per intero, nell’acquisto immediato di 16 generatori elettrici e 10 motopompe da sistemare a difesa dell’isola di Pellestrina che ha patito pesantemente le conseguenze dell’inondazione. La velocità «è stata la prerogativa di questa intesa tra Corriere e Tg La7 — spiega il direttore del telegiornale Enrico Mentana — in grado di mobilitarsi con tempestività, spendendo subito i soldi raccolti. Pellestrina è stata piagata pesantemente dall’acqua alta ma ora, con i corposi risultati della sottoscrizione, fronteggerà con più serenità questo tipo di emergenze».
Entrando con violenza nella case la marea aveva devastato tutto: mobili, infissi, pavimenti. Per questo decine di famiglie residenti nell’isola sono state costrette a gettare al macero letti, armadi, elettrodomestici inservibili, vestiario. Senza contare il black-out, durato alcuni giorni, dell’energia elettrica.
I soldi arrivati grazie alla solidarietà di chi legge il Corriere della Sera e guarda La 7 serviranno proprio per dotare Pellestrina di quelle attrezzature in grado di garantire la continuità dei servizi minimi e portare soccorso immediato in caso di altre emergenze. I potentissimi gruppi elettrogeni — per un costo di circa 500.000 euro — entreranno in azione nel caso in cui, a seguito dell’alta marea, dovesse bloccarsi l’alimentazione elettrica primaria (come è successo in alcuni casi nel catastrofico 12 novembre) che aziona le pompe idrauliche e le stazioni di sollevamento a difesa dell’isola. Ma nel caso in cui anche i generatori non dovessero funzionare, è stato preventivato un «piano B», quello assicurato dall’utilizzo delle dieci pompe a gasolio dal costo di circa 280.000 euro. Il resto del «cash» giunto da «Un aiuto subito» verrà speso per la realizzazione di un magazzino con ricambi d’emergenza e mezzi di primo intervento.