La magia degli orsi in Sicilia Torna la favola di Buzzati
La nuova edizione Mondadori a cura di Lorenzo Viganò in occasione del film di Mattotti
Una grande busta di cartone con disegni e scritte fronte e retro: era quello lo scrigno che custodiva un prezioso tesoro di Dino Buzzati, le tavole preparatorie a colori dei disegni per La famosa invasione degli orsi in Sicilia, il celebre racconto scritto e disegnato dallo stesso Buzzati; e i disegni, in nero e al tratto, sempre per la stessa fiaba, pubblicata a puntate sul «Corriere dei Piccoli» nel 1945 e in volume per Rizzoli lo stesso anno.
I materiali, tra cui anche diversi inediti, sono presentati ora in un’edizione speciale della fiaba
La famosa invasione degli orsi in Sicilia (Mondadori) a cura di Lorenzo Viganò, pubblicata in occasione dell’uscita del film che Lorenzo Mattotti ha tratto dall’opera.
«La busta disegnata — osserva Viganò, giornalista del “Corriere della Sera” e specialista di Buzzati — è un esempio riuscito del doppio linguaggio di Dino Buzzati, dell’uso sapiente che sapeva fare di testo e illustrazioni. Buzzati disegnava sempre, era una cosa più forte di lui. Era la sua caratteristica».
I disegni — che sono presentati nel libro per la prima volta in maniera organica — erano custoditi nell’archivio personale del giornalista e scrittore: furono realizzati a china, in bianco e nero, per poi essere in parte colorati in fase di stampa. Vi sono ritratti i personaggi della storia da Re Leonzio all’orso Smeriglio al Gatto Mammone e così via.
Alcuni disegni sono stati pensati da Buzzati come elementi di stacco tra le diverse pagine da usare «se il capitolo termina in pagina dispari», precisa lo stesso autore che indica ciascun disegno con un numero progressivo da uno a dodici, quanti sono i capitoli del racconto; e, ancora, ci sono elementi decorativi, fregi, capilettera disegnati.
Molte sorprese arrivano anche dagli studi preparatori per le illustrazioni: si tratta delle tavole a colori, a matita e pastello su carta beige e porosa, alcune rielaborate per il «Corriere dei Piccoli», altre invece mai inserite nella storia. Insieme offrono al lettore un curioso dietro-le-quinte del lavoro di Buzzati: scene di interni e di esterni che sono quasi una sorta di finestra da cui affacciarsi sull’immaginario dell’autore. È il caso della scena, mai utilizzata, in cui un ciambellano sgrida il re degli orsi per avere occupato il letto dell’imperatore; quella del tentativo di rapimento di una giovane donna in carrozza da parte degli animali; o quella in cui compare un’ambientazione inattesa per la fuga degli orsi: «Le belve, spinte dal freddo e dalla fame alle sorgenti del Tevere, sono abbattute dai soldati» recita la didascalia dello stesso Buzzati.
Il volume propone poi le pagine del «Corriere dei Piccoli» con la prima versione della storia: le undici puntate uscite dal 7 gennaio al 29 aprile 1945 — sette con La famosa invasione, che presenta numerose differenze rispetto a quella finita e apparsa in volume, e quattro con il sequel Vecchi orsi addio! —, sono pubblicate qui per la prima volta integralmente.
Nel libro c’è anche il racconto del disegnatore Lorenzo Mattotti che, in dialogo con Lorenzo Viganò, ripercorre la genesi del film che ha tratto dall’omonima storia. Mattotti sarà poi protagonista il prossimo 16 gennaio di un incontro, a Milano, alla Fondazione Corriere della Sera.
Ciliegina sulla torta. La fiaba inventata da Buzzati per intrattenere le nipotine Pupa e Lalla, viene proposta per la prima volta in un volume che per formato (23,3 x 31,2 cm) si avvicina a quello originario (21 x 28,5 cm); una dimensione che permette di apprezzare appieno il dialogo fra testo e immagini tanto caro a Buzzati. E che ne fa un regalo prezioso, per bambini e adulti, da mettere sotto l’albero e da leggere magari proprio a Natale.