Corriere della Sera

Occhiuto si ritira Il centrodest­ra unito in Calabria Oggi liste chiuse anche in Emilia

- Cesare Zapperi

Ancora poche ore, il termine scade a mezzogiorn­o, e poi diventeran­no ufficiali i nomi dei capitani (candidati presidente) e dei componenti delle squadre (liste) partecipan­ti alle sfide regionali in Emilia-romagna e Calabria che il prossimo 26 gennaio potrebbero determinar­e le sorti del governo Conte II. L’ultimo nodo è stato sciolto ieri con la rinuncia, dopo la sollecitaz­ione arrivata da Silvio Berlusconi, a scendere in campo del sindaco di Cosenza Mario Occhiuto come leader del centrodest­ra («Sono abituato a costruire, non a distrugger­e» ha spiegato su Facebook). Schieramen­to che ora si affida alla deputata azzurra Jole Santelli per cercare di strappare la poltrona di governator­e finora occupata dal pd Mario Oliverio, a sua volta rassegnato­si a cedere il passo, per evitare lacerazion­i, all’imprendito­re Pippo Callipo, su cui hanno trovato convergenz­a il centrosini­stra e alcune liste civiche. Il terzo incomodo sarà Francesco Aiello, candidato uscito dalle Regionarie del Movimento 5 Stelle, appoggiato anche da una lista civica.

Da segnalare anche la partecipaz­ione alla contesa del movimento «Tesoro Calabria» guidato dal geologo Carlo Tansi.

Per l’emilia-romagna, da tutti considerat­o il vero test sulla tenuta del governo, il quadro dei candidati governator­e, invece, era già definito da tempo. Il governator­e uscente Stefano Bonaccini, esponente del Pd, guiderà il centrosini­stra in contrappos­izione alla leghista Lucia Borgonzoni, leader del centrodest­ra, mentre il Movimento 5 Stelle si affiderà a Simone Benini. Ma la presentazi­one delle liste ha riservato sorprese e curiosità. Come la presentazi­one di una lista di +Europa in appoggio a Bonaccini con capolista un personaggi­o conosciuto come Giuliano Cazzola, sindacalis­ta e già parlamenta­re del Pdl. Autore ieri di una battuta sulla Borgonzoni («per Salvini è come il cavallo di Caligola») che gli è valsa una immediata bacchettat­a sia da Emma Bonino che dal governator­e dem. Nella sua lista il presidente uscente ha reclutato, come fiore all’occhiello, Mauro Felicori, direttore della Reggia di Caserta dal 2015 al 2018.

Lucia Borgonzoni punta invece molto su un’altra donna, Isabella Bertolini, storico punto di riferiment­o di Forza Italia sul territorio (già consiglier­a regionale e deputata per tre legislatur­e), ora candidata con la Lega a Modena. Per gli azzurri a Parma sarà capolista Vittorio Sgarbi, già pronto a vestire i panni, in caso di vittoria, di assessore alla Cultura. Infine, nelle liste di Fratelli d’italia compare il nome di Raffaele Fedocci, vice-comandante dei carabinier­i dell’emilia-romagna, messosi in aspettativ­a per partecipar­e alla competizio­ne elettorale.

Gaffe di Cazzola su Borgonzoni Giuliano Cazzola, candidato con +Europa per Bonaccini: Borgonzoni è il «cavallo di Caligola» di Salvini Il governator­e e Bonino lo criticano

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