Daspo social allo stalker di Whatsapp
Con messaggi via internet sfogava le «proprie reazioni rabbiose e la propria violenza verbale adescando online ragazze un po’ più giovani di lui per poi perseguitarle e minacciarle». Uno stalker 29enne è andato avanti così per nove anni. Nei giorni scorsi la sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano gli ha vietato per tre anni di comunicare «sulla rete attraverso i social network», via Whatsapp e quant’altro. Il «daspo» ricevuto è solo la punta di una delle tante inchieste avviate dalla Procura di Milano. Lo stalker ha già scontato una pena definitiva di 4 anni (uscito di prigione nel 2017) ed è coinvolto in altri due procedimenti penali: in uno è in attesa di giudizio mentre nell’altro è stato condannato undici giorni fa in primo grado e con rito abbreviato a 2 anni e 8 mesi di reclusione con il riconoscimento della semi infermità mentale. Secondo la
Procura, dal 2011 avrebbe preso di mira almeno 11 giovani. Le sue vittime erano ragazze che adescava nella zona in cui viveva e che cominciava a molestare, insultare e intimidire in «modo grave» tramite i social. In alcuni messaggi forniva «indicazioni su come suicidarsi» generando stati d’ansia. In un caso una ragazza avrebbe tentato di togliersi la vita. Era stata minacciata di esser bruciata con l’acido.