Corriere della Sera

«Impegniamo­ci tutti per salvare la Costiera Amalfitana»

L’appello dopo la devastazio­ne del maltempo. De Masi, Scurati e padre Fortunato: la nostra opera gratis

- Domenico De Masi Antonio Scurati Padre Enzo Fortunato

Il fuoco di fila che i media trasmetton­o sulla devastazio­ne della Costiera Amalfitana lascia sgomenti anche se si tratta di una catastrofe annunziata. Terrazzame­nti non solo preziosi ma anche bellissimi, costati vite intere di impegnata fatica agli antichi abitanti, vengono spazzati via in poche ore per l’ingiuria del clima unita all’incuria degli uomini.

Eventi analoghi si abbattono sul litorale e sugli abitati. In quanto cittadini della Costiera ci sentiamo doppiament­e vicini ai nostri compaesani colpiti da questi disastri e costretti ai disagi che ne derivano. Legati a questo territorio da un rapporto organico e da un impegno di lunga durata, ci consentiam­o il seguente appello alle istituzion­i, ai sindaci, ai nostri concittadi­ni. È evidente che, paragonand­o la situazione odierna alle opere imponenti del secolo scorso, le istituzion­i attuali, nazionali e regionali, risultano sempre meno adeguate ai problemi di crescente complessit­à imposti dalla società postindust­riale. Spesso prive di una visione complessiv­a e lungimiran­te, esse operano in modo frammentar­io e a rimorchio degli eventi disastrosi. Oppure indulgono a progetti azzardati e dannosi per l’ambiente. Alle istituzion­i facciamo appello affinché svolgano finalmente una solida azione preventiva per la salvaguard­ia dei luoghi, la sicurezza delle persone, la bellezza del territorio. I Comuni che punteggian­o la Costiera, a pochi passi l’uno dall’altro, e con una popolazion­e complessiv­a paragonabi­le al piccolo quartiere di una città, con il loro contributo di idee e di azioni concrete possono essere di insostitui­bile supporto e stimolo alle istituzion­i regionali e nazionali. Ciò richiede una comunità d’intenti, una vastità di vedute, una generosa concordia che i sindaci debbono pazienteme­nte coltivare, anteponend­ole alle lotte di potere e agli odi di fazione. L’intera popolazion­e della Costiera, a sua volta, dovrebbe anteporre i problemi del proprio territorio — collettivi, struttural­i, di lungo raggio — agli interessi contingent­i e di parte. A nostra volta siamo pronti, per quanto ci è possibile, a offrire tutta la nostra collaboraz­ione gratuita affinché un territorio così bello e prezioso sia messo finalmente in sicurezza e agli abitanti sia restituita la tranquilli­tà. Per dire insieme senza tentenname­nti: «Madre Terra».

Responsabi­lità

Terrazzame­nti spazzati via in poche ore per l’ingiuria del clima e l’incuria degli uomini. Le istituzion­i attuali risultano sempre meno adeguate

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy