Una girandola di ville: le mosse degli Jacobini
Lo «scudo» di fondi patrimoniali e ipoteche
Una girandola di ville e immobili: così i fondi patrimoniali e le ipoteche fanno da «scudo» ai beni degli Jacobini. I trasferimenti, nel 2016, di sette immobili in un fondo intestato a Gianluca Jacobini e alla moglie.
iniziano a capire che rischiano di perdere molto, o tutto. Proprio nella prima metà del 2016 la Banca d’italia chiede alla Bari di indagare sulle operazioni “baciate” (prestiti concessi in contropartita di sottoscrizioni azionarie) e da giugno la vigilanza avvierà una nuova ispezione il cui esito sarebbe stato «parzialmente sfavorevole».
Tutto questo non ha nulla a che fare con la mossa di Gianluca Jacobini per mettere in un fondo patrimoniale i propri beni al sole, almeno sulla carta. Ma il risultato di fatto dell’operazione è che il banchiere rafforza le proprie difese contro eventuali azioni di responsabilità e richieste di risarcimenti – fondate o no, lo diranno i giudici — anche con le mosse successive. Nell’autunno 2018 la Consob sanziona infatti venti dirigenti della Bari, fra cui Gianluca Jacobini, per come hanno piazzato a clienti spesso ignari e impreparati dei titoli oggi di fatto azzerati. Il 2018 della banca si chiuderà con la perdita-monstre di 430 milioni. E il 4 gennaio 2019 l’uomo che in quel momento era ancora condirettore della Bari, presieduta da suo padre, ottiene dallo stesso istituto un mutuo ipotecario trentennale da 300 mila euro garantito dalla favolosa residenza di Polignano a Mare già messa nel fondo patrimoniale. La tenuta di conseguenza diventa ancora più difficile da aggredire con azioni risarcitorie, anche se non risulta che con quei 300 mila euro il giovane Jacobini – non certo privo di mezzi – abbia acquisito altri immobili.
Del resto Gianluca ha degli imitatori. Suo fratello lo segue, benché fra i due i rapporti pare siano pessimi. Una nota dell’agenzia delle Entrate registra che Luigi Jacobini, primogenito del patron Marco, dal 2011 fino a poche settimane fa vicedirettore generale dell’istituto e anche lui già sanzionato da Consob per come ha trattato i risparmiatori, ha compiuto due operazioni al 25 settembre 2019. Ha creato un fondo patrimoniale dove mette tutti i suoi immobili (compresa la casa al mare a Mola di Bari) e ha acceso un mutuo con la sua stessa banca per 680 mila euro mettendoci a garanzia un immobile dello stesso fondo. Si capirà con il tempo se tutta questa attività sarà riuscita a proteggere i due rampolli della banca di Bari.
Di certo non è un problema dell’ultimo amministratore delegato pre-commissariamento, Vincenzo De Bustis (sotto inchiesta e anche lui già sanzionato da Consob). Banchiere di lungo corso, dal 1999 De Bustis non ha a suo nome neanche un mattone.