La Russia fa ricorso contro la squalifica Tensione altissima con Cio e Wada
La decisione è arrivata allo scadere del 21° e ultimo giorno utile per il ricorso. La Russia sfida l’agenzia Mondiale Antidoping davanti al Tribunale di Arbitrato Sportivo (Tas) di Losanna e contesta in toto i 4 anni di squalifica inflitti al suo movimento sportivo. L’ha comunicato ieri, pur manifestando tutto il suo disappunto per la scelta dei superiori politici, il direttore dell’agenzia Rusada, Yuri Ganus, formalmente titolare del procedimento: «Ho provato a dissuadere in tutto i modi il consiglio dei supervisori — ha spiegato Ganus, che un mese fa aveva dato zero possibilità di successo all’appello — ma il mio tentativo è fallito e ho quindi dovuto inoltrare la documentazione a Losanna». Cio e Wada avrebbero interpretato la rinuncia al ricorso come un inizio del disgelo nei rapporti con i russi ma su impulso diretto di Vladimir Putin (foto) il governo ha deciso di tenere alti i toni dello scontro. L’inizio del periodo di sospensione effettiva slitta alla decisione del Tas, che tra istruzione del caso e udienze richiederà mesi di lavoro e sarà tra quelli più importanti mai discussi dal tribunale dello sport. A Losanna il comitato olimpico ex sovietico e l’agenzia nazionale antidoping verranno rappresentati da due grandi studi legali svizzeri, con parcelle milionarie. Un’eventuale decisione a favore della Russia sarebbe immediatamente esecutiva sia per la Wada che per il Cio.